PATRIZIO OLIVA, ex pugile italiano, oro olimpico a Mosca 1980: “Clemente Russo ha tutte le potenzialità per fare bene, ha grande fiducia nei suoi mezzi, è pimpante, raggiante nel conquistare l’oro. Spero di poter commentare il suo trionfo. Per un dilettante le Olimpiadi sono il massimo. Io dopo il 1980 ho scelto di dedicarmi al professionismo per diventare un pugile completo. Ad otto anni il mio sogno era di vincere l’oro olimpico e ci sono riuscito alla grande. Dunque, se uno ha grandi motivazioni ed è determinato, come Clemente, allora può farcela davvero. Oltre a Russo, un altro grande pugile è Valentino Manfredonia, è forte tecnicamente ed è un italo-brasiliano, napoletano di Soccavo, e potrebbe anche diventare simpatico al pubblico. Inolte cito Irma Testa, un fenomeno nonostante i 18 anni, e Mangiacapre, che ha vissuto un momento di grande calo dopo il bronzo a Londra perché dubbioso sulla scelta della sua categoria. Si presenterà nella categoria dei 64, speriamo bene. Sono convinto che quest’anno il Napoli vincerà lo scudetto mentre la Juventus perderà la finale di Champions League con un rigore sbagliato di Higuain. È da tempo che sostengo che il calcio sia alta finanza. Il destino di un calciatore dipende dal bilancio societario. Un professionista alla fine della carriera vuole vedere quanto ha guadagnato e cosa ha vinto. Un calciatore scende in campo col rischio di farsi male a vita, dunque valuta soprattutto questi due aspetti. Higuain voleva vincere e De Laurentiis non gli dava sicurezze. Giusto criticare Higuain, ma chi avrebbe mai rifiutato gli 8 milioni all’anno offerti dalla Juve? Hamsik ha fatto una scelta di vita ma non possiamo pretendere che tutti siano come lo slovacco. Consiglio ai tifosi di essere più moderati nell’affetto palesato ai giocatori. Basta folle in aeroporto, basta assalti per strada. I calciatori sono dipendenti della società, e basta. Bisogna essere più equilibrati. Inler mi confidò che sarebbe rimasto al Napoli anche gratis. Sono suo amico, la lettera che scrisse fu sincera. Sarri? All’inizio avevo dei dubbi, non lo conoscevo benissimo ma mi ha sorpreso. È un professore del calcio come Sacchi al Milan. Complimenti a lui, sono convinto scelga i calciatori giusti per il suo modulo di gioco. Icardi mi piace molto, ha il fiuto del gol. Vi cito una massima di Aristotele, che nel quarto secolo diceva che un uomo può compiere qualsiasi impresa purché ci creda”.
Fonte: Radio Punto Zero