L’aeroplanino è pronto a volare, Montella: “Faremo innamorare i milanisti”
“L’Aeroplanino prima di atterrare deve decollare, c’è ancora un passaggio da fare”. Vincenzo Montella è consapevole che il Milan rappresenta la grande occasione della sua carriera da allenatore, iniziata con le esperienze lusinghiere sulle panchine di Roma, Catania e Fiorentina e arenatasi un po’, lo scorso anno, con la Sampdoria, presa in corsa a metà novembre dopo l’esonero di Walter Zenga. “Credo di essere in un grande club, avevo il poster di Van Basten in camera – spiega in un’intervista a Skysport 24 il neo allenatore rossonero – Stiamo lavorando bene ormai da dieci giorni, c’è tanto da fare, una progressione da seguire, ma sono contento di questa prima fase per l’approccio al lavoro, la curiosità e la voglia di rivalsa dei ragazzi verso un periodo in cui le cose non sono andate bene, in cui il potenziale è rimasto inespresso non per colpa di altri. Bisogna capire dove migliorare per metterlo a disposizione della squadra”.
La filosofia di Montella non cambia (“Per vincere bisogna avere il controllo della partita, non credo si possa vincere giocando male o provando a non giocare a calcio”), il suo Milan invece dovrà ancora mutare attraverso il mercato: “La rosa dovrà essere completata, la palla passa ad altri, al dottor Galliani: sta alla società scegliere il prodotto migliore in base a quanto offre mercato e alle possibilità economiche. Bacca? E’ un giocatore a livello internazionale, lo dimostrano valore e curriculum. E’ difficile rinunciare a un attaccante che garantisce un certo numero di gol a prescindere, sono valutazioni che dovranno fare la società ed il giocatore, che aspira a giocare la Champions”.
“Niang? Ha caratteristiche da calcio moderno, ha potenzialità non espresse e la carta di identità lo aiuta moltissimo. Questo è il momento di dimostrare che può diventare un campione”. Il Milan sta vivendo uno storico passaggio societario ma Montella preferisce restare ancorato al campo: “Il Milan senza Berlusconi sarebbe un paradosso ma non ho pensato a quello che potrebbe succedere. Il mio riferimento è Galliani, vedremo cosa succederà nel prossimo futuro ma la mia testa non va molto lontano, resta ancorata al presente”. Infine, un appello ai sostenitori rossoneri, chiamati a restare vicini alla squadra nonostante le ultime stagioni non certo esaltanti: “Il tifoso del Milan è abituato a vincere ripetutamente ed ha una visione delle cose diverse. Nell’ultimo periodo è portato ad avere meno fiducia nella squadra e nella società stessa. Non siamo in credito ma al contrario, sta a noi farli innamorare con le prestazioni”.
Fonte: SkySport