Lazio, scoppia un altro caso: Keita non si presenta in ritiro
Baldé Diao Keita ROMA – Se da una parte c’è l’utopia decontestualizzata di chi dice di aver “fatto un atto d’amore verso i tifosi” e “aver attuato la filosofia pascoliana del fanciullino”, dall’altra c’è la realtà rappresentata dai tifosi della Lazio, che più che altro sembrano costretti a ricorrere a quella “divina Indifferenza” (già si prospetta un’altra stagione con lo stadio deserto) necessaria per far fronte al “male di vivere” descritto da Eugenio Montale.
Si parla sempre di calcio, certo, quindi il ragionamento vale con le dovute proporzioni. Ma quello che sta accadendo alla Lazio in questo inizio di stagione ha poco a che vedere atti d’amore e felicità fanciullesca. Il caso Bielsa e la figuraccia a livello internazionale ha contraddistinto quest’ultima settimana, facendo passare in secondo piano un altro giallo come il mancato rientro in Italia di Felipe Anderson, in polemica per via del mancato permesso di rispondere alla convocazione per le Olimpiadi. Adesso senza Bielsa potrà andarci, perché Simone Inzaghi non sembra intenzionato a porre veti come l’argentino, ma insomma la grana dovrà essere comunque sistemata con una multa al giocatore non appena rientrerà in Italia. Tutto finito? Neanche per sogno. La squadra è partita oggi per il ritiro di Auronzo di Cadore, ma c’è qualcuno che non si è presentato al raduno nel centro sportivo di Formello per salire insieme ai suoi compagni sul pullman che li ha poi accompagnati all’aeroporto di Fiumicino. Si tratta di Baldé Diao Keita, tra l’altro uno dei pochi giocatori della rosa attuale che Bielsa aveva chiesto di confermare a prescindere dalle offerte ricevute.
L’effetto “Bielxit” evidentemente deve aver travolto pure il giovane senegalese, che oltre a dare buca ha visto bene di non rispondere alle chiamate da parte del club, innescando di fatto il terzo caso di questo inizio di stagione (e meno male che ancora il ritiro deve cominciare). Alla base di questo giallo, c’è il classico “mal di pancia” di chi vuole andare via. I vari sondaggi estivi di Real e Atletico Madrid, Valencia, Siviglia, Juve, Milan, Inter, Liverpool, ecc., hanno ingolosito il prodotto della “cantera” del Barcellona, che adesso vuole forzare la mano per fare in modo che la Lazio abbassi la richiesta base di 20 milioni per il suo cartellino. In alternativa, se proprio deve essere valutato così, Keita chiede un sostanziale adeguamento del contratto e triplicare (più o meno) i 500mila a stagione percepiti adesso. Si tratta chiaramente di una provocazione, la Lazio non gli concederà mai (non in questa stagione almeno) un rinnovo simile. E così si andrà allo scontro, tanto per cambiare. Il terzo di questo “inizio di stagione” che ancora deve iniziare. Altro che “filosofia pascoliana del fanciullino”.
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- Protagonisti:
- Keita Baldé Diao
Fonte: Repubblica