Dieci anni di Marek Hamsik. L’azzurro ormai è diventato una seconda pelle. Lo slovacco – che sta trattando con il Napoli il rinnovo del contratto – si è confessato al canale youtube del club: “Sta per cominciare la mia decima stagione con questa squadra. Mi fa piacere esserci riuscito, non capita a tutti”. Il capitano ha nel mirino il record di presenze di Giuseppe Bruscolotti (511 gare in tutte le competizioni). “Mancano più di 100 partite, sono tante, ma se chiudo qui la carriera si può anche fare. Ricordo ancora quando sono arrivato nel 2007. Ero felice di essere in una società importante. Sono diventato grande assieme al Napoli. Sono stato presentato assieme a Lavezzi e c’erano già 1000 persone”. In quell’occasione, a dire il vero, gli appassionati erano scettici, poi è cambiato tutto. Sono bastate poche partite per capire il valore di Hamsik. “Ho giocato la prima gara col Cagliari al San Paolo, mi sono sbloccato contro la Sampdoria. Fu una bella azione: uno-due con Zalayeta e poi segnai nell’angolino. La cresta già c’era, ma non era così evidente”. Ora è diventata il suo simbolo, una sorta di bandiera. Hamsik ripercorre tutti i suoi momenti nel Napoli. “Il più bello è stato sicuramente la vittoria della prima Coppa Italia nel 2012. Non vincevamo un trofeo da tanto tempo. De Laurentiis? Ho un grande rapporto personale con il presidente, lo ringrazio per quello che ha fatto per me”. La chiusura è dedicata a Sarri. “Gli ho detto sin dall’inizio che volevo giocare mezz’ala sinistra e per fortuna mi è andata bene. Mi sento importante per questa squadra”.
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