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Corbo: “Dietro le parole dell’agente di Higuain amore per il Napoli? Un pio sogno”

Il fratello di Higuain con cinico tempismo boccia il mercato della società. I tifosi gli danno ragione. Certo, il Napoli è fermo sul mercato. Ma pensare che dietro la polemica di Nicola ci sia solo l’amore della famiglia Higuain per le sorti del club mi sembra un pio sogno. Preferisco pensare che ci sia l’Atletico Madrid: è un dubbio suggestivo. Giro volentieri un articolo appena scritto per Repubblica.

“Il Re è nudo” scrive uno del leader del tifo colto. Gli intellettuali non perdonano De Laurentiis. Ma nella vicenda Higuain il presidente è due volte vittima. Di se stesso, perché avrebbe dovuto bloccare nello scorso dicembre con un nuovo contratto il miglior bomber del campionato. Ha perso tempo. Si è fidato degli incontri con la famiglia. Ed è finito in una trappola. Ma De Laurentiis è anche vittima della demagogia di Nicolas Higuain, il fratello-manager di Gonzalo.

La polemica diventa una puerile e opaca storia di mercato quando il procuratore accusa il Napoli di non avere un progetto convincente. Vero, ma non può essere la famiglia Higuain a dirlo, se fino a mezz’ora fa il calciatore giurava eterno amore. Non si sono lette e sentite che parole di profonda amicizia verso tifosi e Sarri, nulla contro la società. Allora, che cosa è successo?

Il 18 dicembre 2015 Higuain ha compiuto 28 anni. Il Napoli se n’è ricordato a luglio, nel penultimo venerdì del mese fece saltare l’appuntamento a Milano con Astori (che indispettito si consegnò alla Fiorentina) per parlare con la famiglia Higuain a Venezia. Il campione era ancora in vacanza a Ibiza.

Furono fissati dei patti. Il contratto sarebbe stato prolungato in uno dei prossimi incontri, ma senza alcun problema né fretta. Siamo amici, no?

No, quei patti sono saltati, gli Higuain non si comportano da amici. Colossale l’ingenuità del Napoli. Da una parte conferma la clausola dei 94 milioni per la rescissione, dall’altra non rinegozia formalmente l’accordo, lasciando una porticina aperta.

I giocatori come Higuain, una star in età matura ma ancora verde, vanno bloccati. Sembrava strano il susseguirsi di rinnovi per molti giocatori come Lavezzi, Hamsik ed altri ai tempi di Pierpaolo Marino. Amici certo, amici tutti, ma gli affari sono affari ed il manager temeva tutti con la corda corta.

Il Napoli ha fatto passare tempo prezioso. A fine giugno, nessun club ha presentato l’offerta di 94 milioni. Né lo farà dopo la scadente finale dell’Argentina in America, con errori gravi di Higuain e Messi.

Che fare? La famiglia Higuain si è posta la domanda. E si è probabilmente data una risposta. Bisogna agitare le acque. La posizione contrattuale è favorevole al giocatore che non ha rinnovato il contratto, e può quindi nel 2018 riprendersi bagagli e cartellino per vendersi a chi vuole, lasciando al Napoli solo i saluti.

Si può ricostruire la strategia degli Higuain, ed è gradita la loro smentita al solo scopo di chiarire meglio la vicenda. Uscito male dalla Coppa America, deluso dalle mancate offerte in Europa alla cifra di 94 milioni, Gonzalo doveva cercare una via d’uscita. L’ha trovata Nicola rivelando i motivi della rottura. Non convince il progetto Napoli.

Che sia un pretesto è facile da dimostrare. Il Napoli è secondo in classifica, ha stracciato tutti i record di punti e gol, la squadra ha prodotto un fantastico gioco collaborando ai 36 gol del fresco primato. Che non arrivino calciatori importanti, è vero. Ma Sarri e la squadra hanno dimostrato quanto siano efficaci il gioco, l’impegno, il sacrificio più del nome di ciascun giocatore.

Per la rottura è stato scelto un argomento forse non vero, ma condivisibile. I tifosi non chiedono altro che un mercato generoso. Proprio quello che finora è mancato.

Come finirà?

Il Napoli è in trappola. Se l’errore fosse stato commesso da un direttore sportivo, sarebbe inevitabile il licenziamento. Il presidente e Chiavelli proveranno a rimediare coinvolgendo Nicolas. Le ipotesi.

1) Si trova un club interessato a Gonzalo ma disposto a pagare un indennizzo inferiore ai 94 milioni: un mezzo affare per tutti, e addio, nemici come prima.

2) De Laurentiis blocca per un anno con ingaggio più alto Gonzalo Higuain, paga una lauta commissione a Nicola l’agente, abbassa la clausola di uscita del 2017.

3) Gonzalo Higuain gioca altri due anni, non rinnova il contratto come annuncia ora il fratello, quindi vola altrove firmando un contratto sontuoso con un altro club. Dal 2018 sarà infatti libero di vendersi senza lasciare neanche un fiore o una foto nelle casse del Napoli.

Ma si può convivere e vincere per due anni dopo una simile rottura, dopo aver platealmente bocciato il progetto della società e gonfiato la delusione della piazza?

Sono urgenti le missioni di due personaggi. Sarri, l’unico che può tentare una mediazione. L’altro è Giuntoli: finora senza colpa e purtroppo emarginato, deve avere finalmente spazio per cercare un altro Higuain per questo e i prossimi anni.

Antonio Corbo per repubblica.it

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