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Juventus, Dani Alves ha le idee chiare: ”Sono qui per vincere la Champions”

Juventus, Dani Alves ha le idee chiare: ''Sono qui per vincere la Champions''Dani Alves (lapresse) TORINO – “Non mi ritengo una stella, ho una gran voglia di reinventarmi e di portare alla Juventus quella Champions League che qui manca da troppi anni”. Dani Alves infiamma i suoi nuovi tifosi bianconeri, autocandidandosi a un ruolo alla LeBron James, il grande cestista che ha appena trascinato i Cleveland Cavaliers al titolo Nba: “Ho scelto il 23, il suo numero, perché proprio come LeBron non ho assolutamente voglia di sedermi sugli allori”. Il 23 era anche il vecchio numero di maglia (bianconera) di Vidal, volto noto dei locali notturni torinesi: “Mi piace molto la musica, non soltanto quella brasiliana – aggiunge l’esterno 33enne arrivato a costo zero dal Barcellona -. Ho già scoperto un posto dove andare a ballare, qui a Torino: ecco, quella sarà la mia nuova casa. La musica mi fa viaggiare, raggiungere posti lontani: cercherò di contagiare i miei nuovi compagni”. In poco più di 24 ore, Dani Alves ha già capito tutto della sua nuova squadra, che ritroverà dopo il 20 luglio, al rientro dalla tournée in Australia e Asia. Umile, determinato e… elegante: i pois bianchi su sfondo nero – toh – si sono trasferiti dalla maglietta di ieri alla giacca e cravatta di oggi.

Dani Alves, perché ha scelto proprio la Juve?
“Perché mi piace sognare e perché penso che io e la Juve abbiamo gli stessi obiettivi, condividiamo un grande sogno da realizzare. Il mio nuovo club è leader in Italia ma da molti anni non vince la Champions. Vogliamo fare di nuovo la storia, perché è un po’ di tempo che questo non accade. E’ un onore stare qui. Ho voglia di scoprire un nuovo tipo di calcio, vivere una nuova avventura e raggiungere l’obiettivo che tutti vogliono conseguire”.
Cosa manca alla Juve per vincere anche in Europa?
“Non lo so, devo ancora farmi un’opinione. Vedremo di trovare quello che serve a livello internazionale. Non basta avere buoni giocatori per vincere in Europa, la Champions va affrontata nel modo giusto”.
Perché ha scelto il 23?
“Perché è il numero di LeBron James, un giocatore che vuole sempre trovare nuove sfide da vincere. Lui, come me, non si accontenta mai. LeBron era a Miami, stava facendo una buona carriera ma ha deciso di cambiare per andare a vincere altrove. Il 23 risveglia in me la stessa voglia di reinventarmi. Ecco, mi piace molto questo verbo: reinventarsi. Io e la Juve lotteremo fino in fondo. Non mi ritengo una stella. Sono uno che lavora molto per dare il meglio. Ho tanta voglia di vincere. Non mi piace sedermi sugli allori. Ho scelto un posto nuovo. E sono sicuro che ci divertiremo moltissimo”.
Quando ha capito che era il momento di lasciare il Barcellona?
“Non appena mi sono accorto che c’era qualcosa che non andava. Ho decidere di mettere il punto prima che lo facesse il club. Stando troppo insieme, si rischia l’usura. Qualcuno si stava annoiando di me, e allora ho preferito allontanarmi. Ho vissuto dei momenti incredibili, al Barça. Giocare con loro è un privilegio. Ringrazio tutti, a partire da Juan Laporta che mi ha dato una grande opportunità quando ero piccolo e abbastanza insignificante. Ma adesso voglio scrivere un altro capitolo, una storia umile ma vera e bella”.
Mascherano potrebbe seguirla alla Juve?
“Ho un gran rapporto con Javier, sono un suo fan, sarebbe un onore giocare ancora con lui. Questo però non dipende da me, ma da vari interessi che possono avere il Barcellona e la Juve”.
Ha già parlato con Allegri? Cosa le ha chiesto il tecnico?
“Ci siamo sentiti ma non abbiamo ancora approfondito le questioni tecniche. Una delle cose più rimarchevoli della Juve è la scelta dei giocatori da trattare: qui ti valutano per quello che puoi portare dentro e fuori dal campo. Bisogna saper entrare nei meccanismi della squadra”.
Si aspetta di giocare con Pogba?
“Salvo novità straordinarie dell’ultimo momento, sì, sarà un mio compagno. Mi identifico molto in lui, io e Paul abbiamo lo stesso approccio alla vita: divertimento ma allo stesso tempo testa sulle spalle. Sarà un grande onore giocare con un grande elemento come lui e con tutti i bianconeri che hanno alle spalle una carriera incredibile. Dybala vorrebbe gli assist che facevo a Messi? Sono qui per aiutare tutti. Spero di dargli una mano a segnare molti gol”.
Ha visto la finale di Copa America? Ha un messaggio per Messi?
“No, perché il mattino successivo avevo degli impegni… Penso che certe cose si dicano a caldo. Nessuno potrà scalfire la grandezza e l’importanza di un giocatore con il quale ho il piacere di essere amico. Noi dobbiamo stare con chi ci capisce e ci rispetta, non con chi vuole screditarci. Non si può pensare di perdere un campione come Messi, sarebbe un grande spreco di talento. L’unico messaggio è incoraggiarlo a continuare. Lionel farà divertire ancora tutti quelli che amano il calcio. Si vince e si perde, ma una sconfitta non basta per lasciare”.
E’ a quattro trofei dai 36 conquistati da Giggs, il giocatore più titolato al mondo: sogna il sorpasso?
“No, perché mi piace vivere alla giornata. Non ho l’ossessione di raggiungere un obiettivo storico così importante. Voglio soprattutto aiutare la Juventus a vincere. E se riuscirò a fare tutto bene, certi risultati arriveranno da soli. Altrimenti, pazienza”. 

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Protagonisti:
dani alves

Fonte: Repubblica

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