Euro 2016, Pellé in gruppo: il ballerino dell’Italia danza ancora con Eder
L’Italia anti Svezia si farà solo nella rifinitura tattica di oggi. Ieri, infatti, Antonio Conte ha lavorato soprattutto a livello video, analizzano coi suoi ragazzi, sia al mattino sia nel tardo pomeriggio, ogni caratteristica della Svezia di Zlatan Ibrahimovic. In ogni modo, in assenza di imprevisti, l’impressione è che gli azzurri cambieranno pochissimo rispetto alla serata di Lione. Il c.t. cerca saggiamente continuità, e punta a chiudere il discorso qualificazione già domani sera a Tolosa.
PELLÉ OKAY — Sospiro di sollievo, intanto, sul fronte Pellé: il gigante del Southampton si è allenato regolarmente, mostrando di aver superato la forte contusione al piede sinistro subita contro il Belgio. Gran bella notizia, visto che là davanti la coppia Pellé-Eder ha dato risposte parecchio incoraggianti nell’esordio europeo. Sono stati giorni soprattutto di recupero quelli del post Belgio, e solo oggi il c.t. azzurro potrà analizzare dati concreti sulla situazione fisica dei suoi ragazzi. In particolare, vanno verificate le condizioni di chi ha corso di più: Giaccherini, Parolo e Candreva gli osservati speciali. In linea di massima dovrebbe riposare solo uno dei tre, con Florenzi carta fresca da giocare contro la Svezia. Il romanista è particolarmente carico anche a parole: belle quelle dedicate alla figlia (“Diventare papà è stato l’avvenimento più importante della mia vita, non è retorica. Penelope migliorerà la mia vita e quella di tutta la mia famiglia”), oltremodo grintose quelle invece indirizzate ai giornalisti (“Quest’Italia non è quella disegnata dai giornali prima dell’Europeo: hanno detto che eravamo scarsi, che non potevamo superare il primo turno, che avremmo perso tutte le partite, che non c’erano giocatori tecnici, che mancava questo e quello. Ora molti si sono già rimangiati tutto, noi dobbiamo solo continuare così”).
VAI DE SCIGLIO! — Come già scritto, l’idea di Conte è quella di cambiare il meno possibile, con al massimo De Sciglio al posto di Darmian. Già, l’esterno del Manchester United ha vissuto una prima gara piuttosto difficile, con errori banali e tanta incertezza in ogni disimpegno. Il ragazzo va recuperato anche dal punto di vista mentale, e allora su di lui è già iniziato un lavoro specifico in questo senso. Non mancano, va detto, alibi solidi all’ex granata, reduce da qualche guaio fisico e da una stagione in Premier poco continua a livello di impiego. Di contro scalpita De Sciglio, convincente a Lione e finalmente libero di testa, come lui stesso ha ammesso settimana scorsa in conferenza stampa: “Ho vissuto un periodo no – le parole del milanista -, ma mi sono lasciato aiutare, ritrovando la felicità in campo e fuori”. Qui è stata forte l’influenza di Antonio Conte, “uno che sa come toccare le corde giuste dei suoi ragazzi”, il pensiero sempre di De Sciglio.
CHIUDERE CON IBRA — E allora ecco l’undici titolare nella testa di Conte: “Muro” Juve dietro; De Rossi in regia; Parolo e Giaccherini interni; Candreva e De Sciglio larghi; Pellé ed Eder in attacco; Florenzi contende appunto una maglia ai vari Candreva, Parolo e Giaccherini, mentre De Rossi sembra favorito su Thiago Motta. “Niente calcoli – dicono Candreva e Florenzi – vogliamo qualificarci subito, battendo la Svezia”. Spauracchio Ibra? “È un grande giocatore – continua Candreva -, ma noi abbiamo un’identità precisa, faremo la nostra partita con qualche piccolo accorgimento”. Chiude Florenzi con un sorriso: “Siamo un grande gruppo. Un esempio di quanto siamo uniti? Durante la partita col Belgio, Vertonghen ha spintonato Oriali e subito io e Insigne siamo andati a difenderlo, anche se siamo alti come una gamba del belga…”.
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