TOTTI, IL GIORNO DEL RINNOVO – Si parla di Totti e il presidente Pallotta tenta un bluff, quasi a voler far perdere le tracce delle sue intenzioni: “Francesco andrà a Miami in vacanza entro qualche giorno, è quello il miglior posto per incontrarlo. Dovrebbe andare tutto bene con lui”. In realtà l’appuntamento è fissato a Roma per oggi: i due si siederanno e metteranno nero su bianco gli accordi raggiunti tra il dg Baldissoni e il commercialista del capitano. Su una cosa ha ragione Pallotta: nessuno scossone all’orizzonte, anzi con la firma dovrebbe iniziare un periodo di maggiore disponibilità reciproca. Già convocato anche il fotografo ufficiale del club per immortalare il momento delle firme, in qualche modo “storiche” dell’ultimo contratto di Totti. In fondo, oltre alla prossima stagione – firma su un contratto a poco più di un milione, senza percentuali sulla vendita delle maglie ma con bonus da top player – la società e Francesco coopereranno a lungo in futuro, visto che al termine del contratto da calciatore subentrerà quello da dirigente per altri 6 anni.
IL PRESIDENTE “CONGELA” RUDIGER – Prima di sedersi per brindare al “sì” del capitano, Pallotta ha parlato a lungo di mercato con il management al completo. La riunione con il ds Sabatini negli uffici di via Principessa Clotilde, dopo una veloce colazione a piazza del Popolo, segue quella di lunedì del presidente con il tecnico Spalletti. In questo momento, Pallotta ha congelato le operazioni di mercato: Rüdiger era davvero a un passo dal Chelsea, soprattutto dopo l’incontro tra uno dei suoi agenti (non il mediatore italiano) e Marina Granovskaia, potente manager di Abramovich. Ma il presidente, preso atto che anche i Blues prima di chiudere volevano tentare un nuovo assalto al primo obiettivo, il napoletano Koulibaly, ha deciso di rallentare l’operazione. Se ne riparlerà tra qualche giorno. A parole, appena arrivato, Pallotta aveva bloccato pure le partenze di Pjanic e Nainggolan (“Don’t sell Mire e Radja”, gli ha urlato un tifoso in macchina). Sabatini però pare voler gelare gli entusiasmi: “Ha protetto i suoi giocatori, è normale”. Come a dire che anche quelle parole vanno interpretate col beneficio d’inventario. Nonostante i rapporti al minimo storico con il numero uno del club, il ds ha detto che “l’incontro è andato benissimo, eravamo di buon umore, io soprattutto”. E anche se tra i due i rapporti sono al minimo storico, Sabatini assicura: “Resto, l’ho già detto”.
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- james pallotta
- Antonio Rudiger
Fonte: Repubblica