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Juventus, Allegri: ”Stagione memorabile”. Ora i rinforzi per prendersi la Champions

TORINO – La Juventus ha cannibalizzato anche la Coppa Italia, l’undicesimo trofeo dell’era Andrea Agnelli, il quinto personale in bianconero di Massimiliano Allegri. Il quale, dopo aver dato l’ennesima prova di bravura e di umiltà (“Gli ingressi di Cuadrado e Morata hanno cambiato la partita? Sono stato fortunato…”), e prima di concedersi una bella vacanza tra il mare della sua Livorno e quello di Miami, ha cinguettato più allegro che mai: “La spia della benzina era accesa, ma abbiamo usato le ultimissime gocce per un altro trionfo! Stagione memorabile, grazie a tutti! ?#2X2”. Dopo #hi5tory, e in speranzosa attesa di poter scrivere #le6end, la Juve ha partorito l’hashtag #2X2, la sigla scelta per l’ennesimo record di un’annata “memorabile”: il doppio double, la seconda doppietta scudetto+Coppa Italia consecutiva è infatti un’impresa con appena cinque precedenti nei cinque massimi campionati europei (Athletic Bilbao 1930-31, Barcellona 1952-53, Saint-Etienne 1974-75 e Bayern Monaco 2005-06 e 2013-14). Twitta bene, Allegri, che dopo tante metafore ciclistiche ne sceglie una motoristica. La sua Juve è entrata in riserva lo scorso 1° maggio, allo Stadium contro il Carpi. E’ andata a Verona con le gomme sgonfie, prendendo una sbandata contro l’ultima in classifica. Ha ritrovato velocità asfaltando la Samp (5-0), e con quella è arrivata fino al traguardo della Coppa Italia, dopo aver spento ai supplementari le speranze di un pur valido Milan. Un’impresa sofferta da parte di una squadra che ha patito tremendamente le assenze di due piloti del gioco come Bonucci e Marchisio e di un elemento fondamentale per l’assetto come Khedira. “Dopo una rincorsa incredibile, siamo arrivati stanchi mentalmente – ha riconosciuto ieri Allegri -, ma i miei ragazzi sono stati intelligenti a capire la partita”. A ben vedere, la finale di Coppa Italia è la fotografia della stagione bianconera: la partenza ad handicap, con il freno a mano tirato e qualche timore di troppo, poi lo scatto d’orgoglio e la feroce volata finale (quella del secondo tempo supplementare). La Juve si è così regalata un finale da romanzo, compreso ovviamente il gol decisivo di un Morata probabilmente al passo d’addio (andrà in Premier via Madrid?). E già si pensa al nuovo inizio: “Tutti ci dovremo rimettere in discussione, io per primo – avvisava ieri notte Allegri -. Cercheremo di vincere il sesto scudetto, la terza Coppa Italia e penseremo anche alla Champions League”.

Il raduno è fissato per il 5 luglio a Vinovo, senza i reduci di Euro 2016 e della Copa America del Centenario (l’unico convocato è Cuadrado, però destinato a rientrare alla base Chelsea), che avranno 2-3 settimane di vacanza in più. Sul calendario sono già appuntati gli impegni nella International Champions Cup in Australia contro Melbourne Victory (23 luglio) e Tottenham (26 luglio), oltre all’inaugurazione a Londra della nuova “casa” del West Ham (7 agosto). Ora la scena è soprattutto dell’ad Marotta e del ds Paratici, corteggiato dal Real Madrid. La Juve non verrà rivoluzionata, come era successo l’estate scorsa. Ma lo shopping della Signora sarà comunque intenso: servono un difensore (Mustafi, Vermaelen o Marquinhos?), un vice Lichtsteiner (Vrsaljko o De Sciglio?), un grande centrocampista (André Gomes o Pjanic?), un esterno offensivo (Berardi) e probabilmente un sostituto di Morata (Cavani, Lukaku o Batshuayi?). juventus

coppa italia
serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri

Fonte: Repubblica

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