RAFFAELE SOGNO, parroco della Chiesa di S. Giovanni ai Fiorentini di Napoli oggi a FUORI GARA su Radio Punto Zero: “Non sono un tifoso in senso stretto del Napoli, sono un ammiratore e seguendo il flusso di vita dei ragazzi dell’oratorio mi sono sensibilizzato ricordando di quando, da giovane, seguivo il mio mito, Altafini. Ora, dunque, guardo con simpatia moderata il Napoli. Negli ultimi giorni la temperatura dell’oratorio è salita alle stelle per Higuain. Sabato non ho visto la partita ma domenica mattina, a fine messa, ho pensato di mettere delle immagini di Higuain come buon augurio. L’argentino ha fatto una cosa spettacolare, grandiosa. Higuain sembra uno spirito nobile in campo, non è mai violento, cattivo, aggressivo. Avevo già programmato qualche critica per la mia iniziativa, in realtà avevo pensato anche ad una sigla sacra da sottofondo ma la musica non è partita, così tutti hanno intonato ‘un giorno all’improvviso’ per rimediare, una canzone che neppure conoscevo. È stata una cosa straordinaria assistere a tante persone cantare insieme dopo un’ora di messa molto sofferta. Ho ricevuto telefonate di napoletani da tutti i continenti. Il cammino della comunità è di bellezza, altrimenti non attrae. Quarant’anni fa, a Milano, un sacerdote mi disse che per fare il prete dovevo favorire la bellezza attirando tutto il mondo. Così, da anni proietto immagini sacre e la gente in chiesa si è moltiplicata. Ormai c’è un invasione a messa ogni domenica, più di mille persone al mese. Quella del Napoli è una realtà positiva che aiuta una città che soffre. Col Napoli i ragazzi sognano, raggiungono vette più alte. Come ogni realtà umana, la partita di calcio è ambigua e dipende da chi la fa. Si gioca per mettere in campo il meglio della propria umanità. Tra di noi, per qualche aspetto della vita, ci sono persone più significative e da loro rubiamo qualcosa di più umano, di più bello, come i calciatori”.