Che poi da queste parti vuol dire Champions. Quel terzo posto spazzato via proprio dopo il ko di Roma e l’ammissione di Sousa di un calo a livello mentale che ha demoralizzato anche la squadra. Il resto è storia, così come andrà in archivio anche questa stagione terminata al quinto posto in attesa di scoprire, con la finale di coppa Italia tra Juventus e Milan, se l’Europa League sarà diretta o se passerà dai preliminari.
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SOUSA, DAL PRESENTE AL FUTURO – “Non mi piace ripeterlo, ho già detto più volte che resterò alla Fiorentina”. E’ lo stesso Sousa che cerca di mandare un messaggio chiaro e inequivocabile al termine dell’ultima gara stagionale. La domanda è lecita, perché è stato lo stesso portoghese a evitare di rispondere sul suo futuro fino a poche settimane fa. Ricordate? “Penso solo al presente”, disse dopo che fu avvistato in città a una cena con dei dirigenti russi. E col direttore sportivo dello Zenit che pochi giorni dopo era ad Empoli per osservarlo in azione. Poi l’incontro con il patron Andrea Della Valle e con il presidente Mario Cognigni: una sorta di schiarita, ribadita dallo stesso tecnico fino a ieri sera. “Cognigni sarà l’unico referente e si assumerà tutte le responsabilità, sono molto contento di questo”. Una condizione voluta fortemente da Sousa, che puntava a snellire un organigramma a volte intricato e dispendioso quando i tempi impongono velocità d’esecuzione. Eppure alcuni nodi restano da sciogliere. Perché molto, se non tutto, ruota attorno alla figura del direttore sportivo. Con Daniele Pradè che continua a lavorare (ieri ha annunciato il rinnovo di Matias Vecino fino al 2021) ma con il nome di Pantaleo Corvino che s fa sempre più concreto. Quasi inevitabile.
IL POSSIBILE RITORNO DI CORVINO – Non è un mistero che il diesse quest’anno al Bologna piaccia molto proprio a Cognigni, uomo della proprietà in contatto continuo con Diego Della Valle. E in fondo Corvino non se n’è mai andato da Firenze, rimanendo nell’orbita viola grazie anche all’agente tuttofare Fali Ramadani col quale negli anni ha concluso affari d’oro (e altri decisamente meno). Eppure con il ritorno del diesse di Vernole, già viola dal 2005 al 2012, tutti i poteri in ottica di mercato si sposterebbero su di lui in attesa della rescissione del contratto col Bologna. In questo caso il direttore generale Andrea Rogg tornerebbe ad occuparsi di conti e bilanci, mentre il direttore tecnico Angeloni riprenderebbe in mano il ruolo di capo scouting. Anche se qualcuno lo vede lontano da Firenze, così come circolano le possibili destinazioni per Pradè: Sampdoria, Sassuolo, Udinese e la suggestione di un ritorno a Roma insieme a Spalletti. Chissà, perché nel frattempo anche lui è in attesa di un incontro con la società viola per capire qualcosa in più circa il suo futuro: “Sto lavorando, la proprietà me lo sta facendo fare – ha dichiarato ieri sera – Insieme agli altri dirigenti abbiamo preparato tutta la pianificazione, non c’è urgenza di incontrarsi. Dobbiamo soltanto preparare al meglio la prossima stagione”. Quel che si augurano anche i tifosi. Soprattutto i tifosi.
serie A
- Protagonisti:
- paulo sousa
Fonte: Repubblica