Superato anche lo scoglio della durata del contratto da dirigente, uno degli elementi che nelle ultime settimane aveva contribuito a far slittare la fumata bianca: resterà di 6 anni (Totti avrebbe voluto estenderlo anche fino a 10), come previsto dall’ultimo contratto, e economicamente allo stesso livello del dirigente più pagato di Trigoria. In più verrà definita nello specifico la mansione che dovrà assumere per evitare fraintendimenti tra dodici mesi: forse un incarico nelle giovanili o magari da icona da esportare per rappresentare il club. Si tratterà comunque di un incarico che non lo costringa a restare stabilmente a Trigoria. Condizioni accettabili anche per chi, come Pallotta, ha dovuto faticare per convincersi a stringere la mano a Francesco. E soltanto poco tempo fa ha definitivamente rotto ogni indugio. Ora però anche il presidente vuole una certezza: che tra un anno non debba ritrovarsi nella stessa situazione di oggi.
MANOLAS: “PER VINCERE SERVE ALLENATORE DURO” – “Spalletti? Io ho un bel rapporto con tutti gli allenatori. Lui, come gli altri, vuole vincere. Per far vincere una squadra devi essere cattivo. Se un allenatore non è cattivo i giocatori lo capiscono e succede un casino. C’è sempre bisogno di un allenatore duro”. La pensa così Konstantinos Manolas, intervenendo a Radio. Ora, per il secondo posto, obbiettivo Milan sperando che il Napoli non vinca. “Come tutte le volte dobbiamo fare una grande prestazione. Siamo in una grande società come la Roma e dobbiamo sempre giocare la massimo. Sarà una partita difficile, perché il Milan ha bisogno di punti. Noi ancora guardiamo al secondo posto, anche se il Napoli non ha una partita particolarmente difficile”. Ad ogni modo bisogna provarci fino all’ultimo, come il Leicester. “Vero. A proposito, complimenti a Ranieri che è stato il mio allenatore in nazionale”. Squadra che la Roma potrebbe affrontare il prossimo anno in Champions. “Prima dobbiamo vedere se ci andiamo diretti o attraverso il preliminare. E in caso dobbiamo vedere di passare il preliminare”.
as roma
- Protagonisti:
- francesco totti
Fonte: Repubblica