Juventus, suggestione Real: si avvicina James Rodriguez
James Rodriguez (ap) TORINO – Non solo Götze, Isco e Oscar. C’è anche il nome di James Rodriguez nella lista dalle spesa della Signora alla voce “trequartisti”. Di più: il campione del Real Madrid lo scorso 2 maggio si sarebbe recato addirittura a Torino per visitare Vinovo, incontrare i dirigenti della Juventus e ascoltare la loro proposta, prima di tornare a Madrid. Lo scrive il sito spagnolo Ok Diario, aggiungendo il particolare di un incontro presso lo Juventus Center tra il talento colombiano, il suo connazionale Cuadrado e gli ex madridisti Morata e Khedira, possibili sponsor dell’operazione. James sarebbe rimasto entusiasta di Vinovo senza però impegnarsi o raggiungere un’intesa con i bianconeri. Ogni discorso con il suo agente, il potente Jorge Mendes, verrà quasi sicuramente rimandato a dopo la Coppa America, competizione che dovrà rilanciare le quotazioni in declino del talento 24enne, costato ben 80 milioni alla Casa Blanca nell’estate 2014. Sul giocatore deciso a cambiare aria per trovare il posto fisso che il Real non può garantirgli, secondo il sito di As ci sono Arsenal, Chelsea, City, United e Bayern. Ma lo stesso portale spagnolo non esclude che James Rodriguez possa entrare in orbita bianconera. Proprio come quel Real Madrid che, secondo lo stesso Ok Diario, potrebbe ottenere una corsia preferenziale per Pogba, oggetto del desiderio di Zidane. Di certo il nome di James verrà pronunciato a margine della trattativa tra Juve e Real per Morata, al pari di quelli del terzino Danilo e del trequartista Isco.
MANDZUKIC, IL BURLONE CHE NON TI ASPETTI: “CHE SCHERZI CON ALLEGRI” – Il futuro di Morata è incerto, ma non è ancora chiaro nemmeno quello di Mandzukic: l’unico attaccante bianconero sicuro della conferma, del resto, è Dybala. L’idea di restare un altro anno con Allegri non dispiacerebbe affatto all’ariete croato: “Se sono venuto alla Juventus è perché lui mi ha voluto fortemente – dice ai microfoni di Sky Sport e Premium Sport -. Abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per conoscerci, ma ora ci intendiamo alla perfezione. Allegri è una grandissima persona e un ottimo allenatore, che sa tantissimo di calcio. Parliamo e scherziamo spesso, abbiamo davvero un rapporto super”. Socievole col mister ma molto schivo in pubblico, quasi allergico ai microfoni. Poche parole e non troppi gol, circa la metà di quelli da lui realizzati nelle ultime tre stagioni tra Atletico e Bayern. Dopo aver fatturato per la Juve 13 reti, spesso pesanti, spalmate tra campionato, Champions e Supercoppa, Mandzukic insegue il primo acuto in Coppa Italia, sperando che possa essere il gol-partita il 21 maggio contro il Milan. “Servirà il giusto approccio. E non dovremo pensare di essere i favoriti. Se saremo concentrati, avremo più chances di ottenere ciò che vogliamo: la vittoria”. Dopodiché l’attaccante croato si riprogrammerà per Euro 2016: “L’Italia è sempre una squadra forte, la sua storia è conosciuta da tutti, nonostante gli infortuni resta una delle favorite. La mia Croazia è un’ottima squadra, dotata di tanti buoni giocatori in forma. Nel nostro paese si aspettano molto da noi. Dopo aver vinto tanto a livello di club, ora sogno di conquistare qualcosa con la mia Nazionale”. Quale modo migliore per zittire i suoi detrattori? “Mi piace quando vengo sottovalutato – conclude Mandzukic -, mi rende più forte. Io so bene cosa posso fare, conosco le mie capacità”.
PADOIN, IL PENTACAMPIONE CHE NON TI ASPETTI: “CHE AFFETTO LA CURVA” – Da un attore comunque protagonista a un comprimario, Simone Padoin, ma non per la curva bianconera che lo eleva spesso e volentieri oltre quota Cristiano Ronaldo. “L’ovazione dopo il mio gol al Palermo? Un’emozione incredibile, l’applauso mi ha fatto più piacere del gol. E’ la dimostrazione che il pubblico capisce e apprezza se uno gioca con il cuore”. Padoin è il meno noto degli otto pentacampioni d’Italia (gli altri sono Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Caceres, Lichtsteiner e Marchisio), tanto da autodefinirsi “un privilegiato”. “Cinque anni fa, quando decisi di venire alla Juve, ero sicuro che avrei vinto molto, e così è stato, ma cinque scudetti consecutivi sono qualcosa di incredibile”. Come da input del presidente Agnelli, è però già ora di guardare avanti: secondo double consecutivo, sesto scudetto, Champions League… “Nonostante un presente favoloso, qui si pensa con lungimiranza al futuro – conclude Padoin -. La finale contro il Milan sarà un impegno difficile, perché in una partita secca si annulla tutto. I rossoneri non stanno vivendo un grande momento, ma arriveranno carichi. Dovremo essere al 100% per fare nostra anche la coppa”.
CDA JUVE, UTILE DI 36,1 MILIONI NEGLI ULTIMI 9 MESI – Oggi intanto il Cda bianconero ha approvato i dati al 31 marzo 2016. I conti tornano eccome. I primi nove mesi dell’esercizio 2015/2016 si sono infatti chiusi con un utile di 36,1 milioni che evidenzia una variazione positiva di 41,9 milioni rispetto alla perdita di 5,8 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente. La variazione deriva principalmente dai maggiori proventi della gestione calciatori, pari a 25,5 milioni. Nel terzo trimestre utili pari a 5,8 milioni, con ricavi per 100 milioni, ovvero il +23,6% rispetto all’analogo periodo del 2014/2015. Dopo nove mesi di gestione il totale dei ricavi è di 304,5 milioni, contro i 237,1 nell’analogo periodo dell’anno precedente. Dopo aver fotografato il bilancio del club bianconero, il Cda ha immortalato… se stesso. La governance juventina ha infatti ripetuto la foto di gruppo già scattata negli anni scorsi sulla terrazza della sede di corso Galileo Ferraris 32, indossando le magliette celebrative della storica cinquina bianconera.
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Fonte: Repubblica