Di Fusco: “Il Napoli è una squadra consapevole della propria forza, Reina è forte ma ultimamente è stato penalizzato da qualche problema fisico”
RAFFAELE DI FUSCO, ex portiere del Napoli del primo scudetto (10-05-1987) a FUORI GARA su Radio Punto Zero: “Fiorentina-Napoli dell’87? Arrivammo a quella partita con la consapevolezza di aver già vinto lo scudetto, eravamo sicurissimi di farcela. In ritiro a Soccavo c’era un’euforia pazzesca, neppure il Real Madrid poteva fermarci. Maradona non era la ciliegina ma quasi tutta la torta, ma non c’era solo lui: avevamo una rosa fatta di gente di grosso spessore come Giordano, Bagni, Carnevale, etc. La nostra era una squadra ben assemblata, dai portatori d’acqua ai giocatori tecnici e veloci, come Diego. Era un calcio diverso, c’erano pochissimi stranieri ed erano i migliori al mondo. Bianchi fu l’artefice del nostro successo, era preparatissimo su tutto, specialmente sulle squadre straniere che avremmo affrontato in Coppa Uefa: era già un allenatore europeo. Aveva il carattere giusto per poter gestire quel gruppo. Il Napoli di quest’anno ha grande consapevolezza dei propri mezzi, impone il proprio gioco sempre, dappertutto, contro qualsiasi avversario. Nel finale è subentrata un po’ di stanchezza ma non penso che la partita col Frosinone possa essere messa in discussione. Reina? Il portiere non conosce mezze misure, o sbaglia o non sbaglia: poter fare qualcosa in più è solo un modo di dire. Fino ad un paio di mesi fa lo spagnolo era impeccabile, ultimamente non ha potuto lavorare tranquillamente per qualche problema fisico. Probabilmente Sarri non ha molta fiducia in Gabriel e Rafael e dunque si affidata a Reina anche se a mezzo servizio. Sepe? Se avesse la certezza di giocare almeno in Coppa Italia, gli consiglierei di tornare a Napoli perché potrebbe crescere con la Champions alle spalle di uno come Reina, altrimenti sarebbe il caso di andare via in prestito in un club anche di minor prestigio che però gli garantisca una maglia da titolare”.