ROBERTO STELLONE, allenatore del Frosinone: “Ho passato a Napoli quattro anni bellissimi, ricchi di soddisfazioni e delusioni come la retrocessione. Porto Napoli nel cuore. Col Frosinone abbiamo vissuto un’annata difficile. Si sapeva di dover affrontare una stagione di sacrifici e sofferenze e così è stato. Siamo stati un pizzico sfortunati nelle ultime gare, come con Palermo e Carpi in casa. I ragazzi ce l’hanno messa tutta, il gesto dei nostri tifosi è stato incredibile, una cosa rarissima in Italia dopo la retrocessione. Il Napoli ha fatto una buona gara a Torino, soprattutto nel primo tempo. Sabato non avremo nulla da chiedere al campionato ma giocheremo dando il massimo provando a mettere in difficoltà gli azzurri. Schiererò una formazione combattiva. Sabato sarò per la prima volta al San Paolo da allenatore, sarà una bella emozione. Sarri è uno degli allenatori più forti d’Italia, Higuain ha fatto una stagione speciale, fantastica, ha fatto tanti gol ma tutto il Napoli ha fatto una stagione strepitosa, non solo lui. Ha trovato, purtroppo, una Juventus invincibile. Il secondo posto, però lo merita tutto. Il Napoli ha vinto contro tutti giocando bene contro tutti i moduli, contro tutte le squadre di qualsiasi tipo. Non esiste una tattica contro il Napoli perché la squadra di Sarri ha diverse soluzioni e, a differenza della Juve, gira come squadra, non si affida solo ai singoli. Sarri ha fatto la gavetta, sa far giocar bene la squadra, ha un sistema di gioco ben preciso e quest’anno ha fatto una stagione strepitosa. Higuain è un grande campione, quest’anno l’ha dimostrato grazie al gioco della sua squadra. Non so se possa restare a Napoli, penso però che il Napoli sia una grande società e l’anno prossimo disputerà anche la Champions League. Tutto dipenderà da quello che vorrà la società e il calciatore. Futuro? Quando un bambino inizia a giocare a pallone il sogno è la Nazionale, il mio sogno da allenatore è fare bene, migliorare sempre, allenare in piazze importanti. Sono legato alle piazze in cui ho giocato come Napoli, Torino, Genoa, dove c’è un pubblico importante ed una società importante. Ovviamente, però, il mio sogno nel cassetto è allenare la Nazionale, magari anche subito dato che in molti la snobbano (ride, ndr)”.
Fonte: Radio Punto Zero