Il Napoli risponde alla Roma. Juve, testacoda a Verona
VERONA-JUVENTUS 2-1
43′ rig. Toni (V), 55′ Viviani (V), 93′ rig. Dybala (J)
Il tabellino e le pagelle
E’ vero, ormai i giochi sono fatti, ma il tabellino resta. Per non essere da meno alla Premier League in cui il Leicester va a vincere il campionato, in Serie A l’ultima in classifica si permette di battere la Juve dei record. Tutto vero, a Verona.
Stiamo parlando di una Juve senza stimoli, priva dell’infortunato Khedira e senza gli squalificati Lichtsteiner, Pogba, Hernanes e Mandzukic. Ma la squadra di Allegri ci aveva abituato a non guardare in faccia nessuno. E poi anche l’Hellas, già retrocesso, dovrebbe essere senza stimoli, no?
Ma questo è il bello del calcio. Al Bentegodi, nella penultima giornata di campionato, va in scena un testacoda che solo gli scommettitori più coraggiosi avrebbero pronosticato. La porta dei bianconeri, per l’occasione difesa da Neto, viene violata due volte. L’ultima squadra in grado di segnare due gol alla Juve in campionato era stata il Carpi, nell’ultima partita del 2015 (vinta 3-2 dai bianconeri, a Modena).
I due gol subiti da Neto arrivano tra il finale del primo tempo e l’avvio del secondo. L’1-0 è opera di Toni, che era andato a segno anche nella sfida dello scorso maggio contro la Juve. Realizzando il calcio di rigore (generosamente fischiato da Maresca) Toni interrompe un digiuno in campionato lungo 602 minuti. Il raddoppio è opera di Viviani, su assist di Ionita. Una rete che rompe un incantesimo, visto che l’Hellas non segnava su azione dal 20 febbraio, contro il Chievo (gli ultimi sette gol del Verona in campionato erano arrivati su palla inattiva). Nel recupero Dybala ha reso meno amaro il punteggio realizzando il calcio di rigore concesso per fallo di Helander su Zaza. Per l’argentino 17° gol in campionato.
Le reti di Toni e Viviani non cambiano la classifica, ma impediscono alla Juve, che aveva subito solo 18 gol, di battere il primato in un campionato italiano a 20 squadre (i 20 gol subiti dalla Juventus 2011/12). Se contro la Samp dovesse giocare Buffon, che ha eguagliato il suo record di clean sheets in un singolo campionato di Serie A (21 come nel 2011/12), Gigi avrà la chance di superarsi.
TORINO-NAPOLI 1-2
13′ Higuain (N), 20′ Callejon (N), 66′ Peres (T)
Il tabellino e le pagelle
Non è mai facile giocare con la pressione addosso per rispondere a un avversario agguerrito (la Roma) che prova a strappare un secondo posto rimesso in discussione da un cammino, nelle ultime giornate, piuttosto altalenante. Il Napoli torna a vincere in trasferta lo fa contro una squadra che, storicamente, almeno nel recente passato porta punti importanti: vittoria in sei delle ultime sette gare. Con il successo dell’Olimpico la formazione di Sarri stabilisce due record, uno di squadra, vale a dire il primato di punti in serie A in una singola stagione (79), l’altro personale, personalissimo di Gonzalo Higuain che con il suo 33° gol in campionato eguaglia Angelillo che segnò 33 reti nel campionato 1958/59 con la maglia dell’Inter.
Il Napoli ha chiuso la gara in maniera celere e sicura, due gol in 20′ e poi tutto sommato la squadra di Sarri ha gestito il possesso limitando le possibilità granata, provando a segnare il terzo gol senza, tuttavia, spingere più di tanto. Il Toro, dal canto suo, ha fatto ciò che ha potuto senza assilli di classifica con un buon campionato alle spalle e la voglia di provare a togliersi ancora qualche piccola soddisfazione.
La rete di Bruno Peres, a maetà ripresa, ha acceso una fase finale di gara che sembrava dovesse essere in discesa per il Napoli. Alla fine, per i granata non è arrivato un risultato positivo ma non importa, la squadra di Ventura saluta l’Olimpico con 45 punti e un 11° posto che, tuttavia, può soddisfare l’ambiente.
Fonte: SkySport