Torino-Napoli di quest’anno è forse la partita più delicata della stagione.
La sconfitta dello scorso campionato ha interrotto un ciclo di due vittorie consecutive, una di queste lo spettacolare 5-3 del 30 marzo 2013.
Sfida, quella, molto particolare per Blerim Dzemaili sia per il suo passato torinista sia per esserne stato l’autentico mattatore. Per lui una tripletta che oscurò persino Cavani, autore delle altre due marcature azzurre. Pari granata di Barreto, Jonathas su rigore e Meggiorini. Gara caratterizzata da una doppia rimonta: il Toro dall’1-2 si portò sul 3-2, il Napoli ricapovolse lo score fissandolo sul 3-5 finale che poteva essere 3-6 se Hamsik avesse realizzato un rigore sull’1-1.
Nel 2013-14 si giocò ancora a marzo ed il giorno 17 non portò certo male alla squadra di Benitez, anzi. I granata non concretizzarono la loro supremazia colpendo, tra l’altro, due legni con Bovo e Meggiorini. L’occasione migliore la ebbero con Cerci che soffiò la palla a Berhami e crossò in area dove Immobile quasi dal dischetto la tirò altissima. Quindi al 90° la classica beffa: Higuaìn perfettamente lanciato si trovò a tu per tu con Padelli fulminandolo con un diagonale. Ulteriore recriminazione per gli uomini di Ventura, un presunto fallo dell’argentino che con una spinta si sarebbe sbarazzato della marcatura di Glik. E proprio il capitano granata regala ai suoi la vittoria dello scorso campionato; ancora a marzo, il 1°, Torino-Napoli 1-0. Le due squadre cercano di superarsi con tiri da lontano fin quando il polacco al 61° si fa beffe della difesa azzurra e da un corner di testa mette la palla nel sacco, corner, per la cronaca, regalato da un folle retropassaggio di Koulibaly. Al Napoli restano i rimpianti per un possibile fallo di mano in area di Moretti e per un palo di Gabbiadini su punizione nel finale.
Se Torino-Napoli nel 2013 deliziò la Santa Pasqua dei tifosi azzurri, nel 2008 ne guastò le feste natalizie: il 21 dicembre il Toro si impose 1-0 con rete di Bianchi. La stagione precedente, il 4 maggio 2008, i padroni di casa avevano vinto 2-1, marcatori Rosina su rigore, illusorio pari di Contini e nuovo vantaggio dei granata dopo soli tre minuti ad opera di Di Michele, mentre per un altro successo del Napoli occorre risalire al 2004, in Serie B, quando gli azzurri guidati da Gigi Simoni, subentrato all’esonerato Agostinelli, espugnarono l’allora Stadio Comunale “Vittorio Pozzo” 2-1 grazie alle reti di Dionigi e Vieri jr. inframmezzate dal pari di Conticchio.
Anche nell’era Maradona Torino è sempre stata una tappa difficile: cinque sfide, due successi granata, un pari a reti inviolate, e due successi azzurri l’ultimo dei quali, l’8 gennaio 1989, porta la firma di Careca nella stagione in cui il Napoli si aggiudicò la Coppa UEFA ed il Toro retrocesse in B a seguito di gravi problemi societari e, particolare che ferì maggiormente l’ambiente, nel 50° anniversario della tragedia di Superga.
Careca ancora a segno il 4 aprile 1991, con il Torino tornato in A; trasformando il suo rigore annullò il vantaggio di Policano. Il centrocampista romano, lasciata la Mole per il Vesuvio, segnò il gol-vittoria con cui gli azzurri s’imposero il 10 gennaio 1993.
Quindi una serie di pareggi fin quando le due compagini si ritrovarono in Serie B: il 2 maggio 1999 finì 3-2 per il Toro nonostante il vantaggio azzurro del russo Shalimov. Decisivo fu Ferrante che, con una doppietta, realizzò il gol vittoria dopo il momentaneo pari, 2-2, di Esposito. Alla fine di quel campionato il Torino salì in Serie A e per il Napoli iniziò il periodo più infelice della sua storia che lo portò in C1, quindi di nuovo in B e solo nel 2007 in Serie A.