Kondogbia (lapresse) MILANO – L’Inter che viaggiava a ritmo scudetto nei primi mesi di campionato è ormai un lontanissimo ricordo. Su questo non ci sono dubbi. E la gara contro la Lazio – di ieri sera all’Olimpico – ha evidenziato ulteriormente la differenza tra la ‘prima Inter’ e quella della seconda parte della stagione. Una squadra che si è accasciata su se stessa perdendo la bussola. I risultati, ma soprattutto le prestazioni da gennaio ad oggi vanno in questa direzione. Roberto Mancini nel dopo gara tra il deluso e l’arrabbiato ha ammesso: “Sono amareggiato. Abbiamo meritato di perdere. Abbiamo fatto molto male”. E i dati stanno dalla parte del tecnico. L’analisi del Mancio corrisponde ai fatti, alla realtà. Nel girone di ritorno i nerazzurri, oltre a non riuscire a finalizzare, a stare in campo con la testa altrove, hanno sofferto anche del cosiddetto ‘mal di trasferta’: lontano da casa Icardi e compagni hanno vinto solo una delle ultime 9 partite di campionato conquistando sei punti. Inoltre, continua a persistere la sterilità offensiva. Contro la Lazio, nonostante un possesso palla del 55 percento contro il 45 dei biancocelesti, su 15 conclusioni solo quattro sono state fatte nello specchio della porta. Con Marchetti costretto ad un solo intervento complicato, quello su Jovetic. UN SORRISO PER KONDOGBIA – L’unica nota positiva in questo triste panorama nerazzurro si chiama Geoffrey Kondogbia, che dopo mesi complicati sembra aver trovato la strada giusta. Ovvero, il francese ha – finalmente – imboccato la via che gli consente di mettere la propria fisicità al servizio dei compagni in mezzo al campo. E quanto visto contro la formazione di Simone Inzaghi induce, senza dubbio all’ottimismo: sono, infatti, 11 le palle recuperate contro i biancocelesti. Solo contro la Juventus aveva fatto meglio riconquistando il pallone 12 volte. Anche i numeri mostrano un cambio di rotta del francese. Nella rosa interista Kondogbia è il secondo per percentuale passaggi riusciti dietro Medel (87%). Terzo per passaggi completati di media su 90 minuti disputati (50,87). E ancora: è il giocatore che vince più tackle a partita (2.10) ed è il secondo, dietro a Biabiany, per numero di tackle subiti vinti (2,20). E’, invece, quarto per precisione di tiro: sui 15 tiri totali scoccati 8 sono stati indirizzati fra i pali, meglio di lui solo Ljajic, Jovetic e Palacio; su 90′ scocca 1,59 tiri complessivi, di cui 1,27 da fuori area. Inter
serie A
- Protagonisti:
- Roberto Mancini
Fonte: Repubblica