MILANO – Piove a Milano, diluvia sul Milan. Il pareggio di Menez in pieno recupero non allevia i cuori dei tifosi rossoneri. Il 3-3 casalingo contro il Frosinone, infatti, permette al Sassuolo, vincente al Mapei Stadium contro il Verona, di scavalcare i rossoneri in classifica e conquistare il sesto posto con un punto di vantaggio sugli uomini di Brocchi e, sopratutto, con gli scontri diretti a favore. A due giornate dalla fine e con un calendario non particolarmente semplice (Bologna e Roma), le speranze europee del Milan sembrano essere affidate unicamente alla finale di coppa Italia con la Juve. Quanti rimpianti per il Frosinone di Stellone capace di portarsi per ben due volte avanti di due gol (0-2, 1-3, ndr) e rimontato nel finale nonostante un Bardi straordinario. Per i ciociari ora la situazione si fa davvero complicata, 4 punti da recuperare a una tra Carpi e Palermo con appena 180′ da giocare sembra davvero dura anche perché di fronte ci saranno Sassuolo (al Matusa) e Napoli (al San Paolo).
BROCCHI RESTA, MA E’ CAOS – Difficile avere parole d’elogio per un Milan orgoglioso sì, ma anche sfortunato, bisogna ammetterlo, perché nel primo tempo i rossoneri si sono trovati davanti un muro di nome Bardi capace di parare l’impossibile ad ogni occasione, contrariamente al suo collega Donnarumma oggi in giornata decisamente negativa. Il portierino rossonero, a Verona migliore in campo, non è stato impeccabile sui primi due gol ciociari, ma a fare peggio di lui ci ha pensato gente più esperta come Romagnoli, Alex e Montolivo. A di là, però, dei singoli errori, il pareggio in rimonta non cancella certi dissapori. Di fronte non c’era la Juventus, ma il Frosinone che, con tutto il rispetto per la squadra di Stellone, è pur sempre la penultima forza di questo campionato. Brocchi, seppur abbia raccolto la pochezza di cinque punti nelle ultime quattro giornate affrontando squadra di bassa classifica (Sampdoria, Carpi, Verona, Frosinone), sembra tenere ben salta la sua panchina. Difficile, infatti, che Berlusconi richiami Sinisa Mihajlovic alla guida dopo aver definito il gioco dell’allenatore serbo il peggiore degli ultimi cinque anni. I tifosi invocano a gran voce la cessione da parte del suo numero uno e le dimissioni di Galliani oltre al ritorno del sergente di ferro, ma difficile che queste tre cose accadano da qui alla fine di questa stagione.
PRIMO TEMPO SHOCK DEL MILAN – Il Frosinone apre e chiude il primo tempo col botto. Dopo appena 2′ Dionisi recupera il pallone ai 30 metri su un rinvio errato di Romagnoli, appoggia all’indietro per Sammarco che vede e serve al limite Daniel Ciofani, sponda di prima per Paganini che col destro incrocia e beffa Donnarumma. Al 44′ una punizione innocua dai 40 metri si trasforma nel clamoroso raddoppio ciociaro. Donnarumma mette solo un uomo in barriera, il tedesco Kragl, non nuovo a questo genere di gol, tira basso e violento sul primo palo e il portierone rossonero si fa sorprendere. Nel mezzo tanto Milan, ma anche tanto Bardi, perché l’estremo gialloblu para praticamente di tutto tenendo in vita le speranze salvezza dei suoi. Il numero uno ospite salva prima su Balotelli, poi su Kucka, quindi su Alex, infine su Honda. E quando non ci arriva lui ci pensa Ajeti (in ben due occasioni) a immolarsi per tenere inviolata la porta ospite.
RIMONTA ROSSONERA – La ripresa sembra aprirsi nel migliore dei modi per il diavolo con Massa che indica il dischetto dopo appena 2′, Balotelli dagli undici metri la piazza, Bardi intuisce l’angolo e para tra gli abbracci dei suoi compagni. Il numero uno ciociaro, però, poco dopo copre male sul primo palo su un traversone basso di Abate, la palla resta lì sulla linea e Bacca come un avvoltoio ci si fionda sopra e la butta dentro. Neanche il tempo di accennare la rimonta che Montolivo e Alex la combinano grossa mandando Dionisi solo davanti a Donnarumma, l’attaccante gialloblu la piazza e riporta sopra di due reti gli ospiti. Brocchi non ci sta, getta nella mischia Luiz Adriano, Antonelli e Menez. Il terzino rossonero, dopo neanche un minuto dal suo ingresso, raccoglie una sponda di Alex su calcio d’angolo e in rovesciata riapre il match. Il 2-3 dà la forza ai padroni di casa che attaccano da tutte le parti, è un vero e proprio assedio che Bardi e compagni respingono come possono, ma al 46′ un altro tocco di mano in area rimanda il diavolo sul dischetto. Balotelli e Menez litigano su chi deve calciare, ha la meglio il francese che sceglie lo stesso angolo dove SuperMario in precedenza aveva sbagliato, questa volta Bardi la sfiora soltanto e il Milan pareggia i conti. Al 48′ la traversa salva il Frosinone su una gran conclusione da dentro l’area di destra di Balotelli. E’ l’ultima emozione di una gara per cuori forti.
MILAN-FROSINONE 3-3 (0-2)
Milan (4-3-1-2): Donnarumma 5; Abate 5.5 (28′ st Antonelli 6.5), Alex 5, Romagnoli 5, De Sciglio 5; Kucka 5.5, Montolivo 4.5, José Mauri 5 (33′ st Menez 6); Honda 5.5 (19′ st Luiz Adriano 5); Bacca 6, Balotelli 5.5. A disposizione: Abbiati, Lopez, Calabria, Mexes, Simic, Zapata, Locatelli, Poli, Boateng. Allenatore: Cristian Brocchi.
Frosinone (4-4-2): Bardi 7.5; M.Ciofani 6.5, Russo 6, Ajeti 6.5, Crivello 6 (21′ st Pryima 5); Paganini 6.5, Gori 6, Sammarco 6, Kragl 6.5 (35′ st Rosi sv); D.Ciofani 6, Dionisi 6.5 (28′ st Gucher sv). A disposizione: Zappino, Blanchard, Pavlovic, Frara, Soddimo, Carlini, Longo, Tonev. Allenatore: Roberto Stellone.
Arbitro: Massa di Imperia.
Reti: 2′ pt Paganini (F), 44′ pt Kragl (F), 5′ st Bacca (M), 10′ st Dionisi (F), 29′ st Antonelli (M), 45+2′ st rig. Menez (M).
Note: 3′ st Balotelli rigore parato. Ammoniti: Sammarco (F), Gori (F), Kucka (M), Kragl (F), Russo (F), Dionisi (F), Bardi (F), Pryima (F), Balotelli (M). Spettatori: 35.936. Incasso: 712.338, 29 euro.
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Fonte: Repubblica