Napoli-Roma, che sfida per la Champions. Una volata che vale un tesoro
Duello Higuain-Digne (afp) ROMA – Scudetto alla Juve, campionato finito? Tutt’altro. Roma-Napoli, il match che ha consegnato l’aritmetica al quinto titolo di fila dei bianconeri, ha aperto la corsa ad un altro traguardo. Che magari non si festeggia scendendo con le bandiere in piazza, ma può valere molto più di una voce sull’albo d’oro. Dopo che i giallorossi hanno rosicchiato altri 3 punti al Napoli, lontano oggi soltanto due lunghezze, i giochi sono apertissimi.
DA 30 A 70 MLN: UN TESORO IN PALIO – Non meno di trenta milioni: tanto può valere piazzarsi secondi. Da ieri, la Roma ha riaperto la corsa a quel forziere di contanti garantito dalla partecipazione alla fase a gironi della Champions League: solo giocarli, garantisce un premio di 12 milioni, a cui sommare il 35% della prima fetta dei diritti tv della competizione, circa venti milioni. Un’altra fetta dipende poi dal numero di partite europee e da quante italiane arriveranno alla fase a gironi: il montepremi finale, così, può lievitare fino ai 70 milioni abbondanti guadagnati quest’anno dalla Roma. A chi non farebbero comodo quei soldi? CONVINCERE GONZALO, TRATTENERE I BIG – Quella cifra consente prima di tutto di pianificare le spese dell’estate senza ansie. Il Napoli, vincendo la corsa, avrebbe argomenti convincenti per trattenere Gonzalo Higuain, tentato dal Psg. E magari per costruirgli intorno una squadra all’altezza delle sue ambizioni, con il grande difensore che chiede l’allenatore. La Roma, costretta entro il 30 giugno a ripianare il bilancio, in ragione degli incassi garantiti dalla Coppa, potrebbe trattenere almeno un pezzo pregiato tra Pjanic (c’è il Psg) e Nainggolan (vicino al Chelsea). E poi poter fare un mercato meno attendista, più aggressivo, inseguendo magari il centravanti dei sogni che Dzeko non ha dimostrato di poter essere.
RITIRO E MERCATO: L’INCOGNITA DEI TERZI – I preliminari, al contrario, sono un’incognita e chi ci finisce è in un mare di guai: vuol dire giocare già a metà agosto un match decisivo, inevitabile ne sia condizionata anche la preparazione. Poi, il mercato: due anni fa De Laurentiis bloccò le entrate in attesa del verdetto dei play-off di Champions, salvo scoprire di aver perso mesi inutilmente. Oggi ha già pianificato le date del ritiro (9-31 luglio a Dimaro), che senza il 2° posto potrebbero essere scompaginate. Per ora, la posizione di Sarri non pare in discussione: ma se la situazione dovesse tracollare ogni scenario resterebbe aperto. Pure la Roma ha fissato le date dell’estate (9-17 luglio a Pinzolo) ma già tenendo conto del rischio terzo posto. Da terza, quasi certamente le cessioni illustri in casa giallorossa sarebbero due, con il rischio di dover smontare una squadra ritrovata. La rimonta spallettiana ha eroso in 3 mesi esatti 10 punti su 12: Genoa, Chievo e Milan le prossime avversarie della Roma, Atalanta, Torino e Frosinone per gli azzurri. Duecentosettanta minuti di tensione per un obiettivo che può già cambiare non solo questa stagione, ma anche la prossima. as roma
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Fonte: Repubblica