Anna Trieste: “Napoli, che numeri … assafà a Dries!”
La giornalista campana Anna Trieste, opinionista de “Il processo del lunedì” in seguito alla schiacciante vittoria del Napoli contro il Bologna, ha scritto il seguente editoriale per l’ edizione online de Il Mattino :Ci sono sostanzialmente due modi per reagire a una mazziata come quella rimediata sabato sera dagli azzurri a San Siro. Si può piangere gridando Perché perché perchééééééééééé oppure jastemmare rabbiosamente sibilando a un giudice immaginario che Sì, vostro onore, è vero che abbiamo giocato una chiavica però iniziare una partita con un gol irregolare contro è come iniziare una dichiarazione d’amore con un rutto: è chiaro che puoi sempre rimediare ma la situazione è evidentemente compromessa. Mo’, pur avendo entrambe le chances il Napoli ha optato per un’altra via e questa via si chiama Ciro Mertens detto anche o diavulillo.
E’ infatti sua la firma sulla Cappella Sestina, il capolavoro messo in piedi ieri sera dal Napoli che con zero errori e zero gol subiti ha annullato il Bologna. E non si dica Si vabbè era il Bologna ché quest’anno il Bologna ha fermato la Roma, la Juve e gli stessi azzurri nel girone d’andata. Nessuno avrebbe puntato dieci centesimi sul fatto che Reina avrebbe passato metà del tempo a farsi la pedicure e l’altra metà a convincere Hysaj che farsi dei capelli di mmerd non è la strada giusta per farsi passare i palloni sulla destra. Ma ciò è accaduto perché là davanti c’era il Delirium Mertens.
Tre gol su sei parlano chiaro: uno, bellissimo, alla maniera del diavulillo per antonomasia, con tunnel a portiere e dribbling a mezza difesa bolgrana; un altro di fino su assist di El Kaddouri e l’ultimo, orgasmico, con botta da seggiata. Così bello, così potente che dopo ci siamo fumati tutti quanti una sigaretta e per sicurezza ci siamo fatti pure un test di gravidanza. Prima di lui però ci aveva pensato Gabbiadini a sbloccare la situazione: gol su azione e poi su rigore. Tutti effetti della presenza di Mertens che resuscitando com’è noto pure i morti ieri ha resuscitato pure Zuniga: cross, stop, tackle, colpi di tacco.
Sembrava quasi uno di sana e robusta costituzione. Niente però ha potuto contro la forza vivificatrice di Dries che come una Venere in tacchetti infondeva vita e gioia in tutti i settori. A lui si deve finanche la realizzazione di un gol valido da parte di David Lopez. E voi capirete che se segna David Lopez, su azione intendo, non ci sono ragioni per cui non possiamo tutti quanti sperare nella fine delle guerre, delle carestie, dei lavori a via Marina e più in generale in un mondo migliore. Assafà a Dries!