Juventus, Marotta: “Avanti con Allegri. E Pogba non è sul mercato”
Allegri con Cuadrado, Evra e Pogba dopo la partita con il Palermo (reuters) TORINO – Superata anche la prova del +9, la Juve “vede” il quinto storico scudetto consecutivo e comincia a progettare il futuro prossimo, per giocare d’anticipo sulla concorrenza. Intervenuto sulle frequenze radiofoniche di “Radio anch’io lo sport”, Beppe Marotta fa i complimenti al Napoli, “andato al di là di ogni aspettativa” e attende quei 7 punti che blinderebbero il titolo: “Finché non c’è la matematica certezza…”. Ma ammette comunque che “ci sono tutte le premesse” affinché si possa realizzare “un’impresa da leggenda che in Italia non si verifica da 70 anni”. Di fatto, l’ad bianconero riavvolge l’albo d’oro del campionato alla cinquina del Grande Torino 1942-49, cancellando la striscia ottenuta (in parte in segreteria) dall’Inter 2005-10. Marotta smentisce quindi qualsiasi rischio di rottura con Allegri (“continueremo il nostro ciclo vincente”), toglie Pogba dal mercato (“Paul vuole continuare con noi”), tende la mano al futuro avversario Conte (“il calcio è fatto di cicli, ma il rapporto con Antonio continua a essere buono”) e non nega l’interesse per Cavani: “Vogliamo cogliere tutte le opportunità per allestire una squadra competitiva anche in Europa. Non so se Cavani è sul mercato, ma è un elemento assolutamente interessante”.
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MAROTTA CONSOLA MARCHISIO: “FATALITÀ CAPITATA A NOSTRO PATRIMONIO” – La gioia per il poker sul Palermo con fuga per la vittoria a +9 dal Napoli è inversamente proporzionale all’amarezza per la rottura del legamento crociato anteriore dello sfortunatissimo Marchisio, atteso (domani) dai ferri del chirurgo e da uno stop di circa sei mesi: “Siamo molto dispiaciuti per questo grave infortunio che tocca un nostro patrimonio. Speriamo che Claudio torni quanto prima, ma la sua degenza sarà lunga”. Inevitabile porsi qualche domanda, benché il 58° infortunio stagionale sia di natura traumatica e non muscolare: “Ieri è capitata una fatalità, va però detto che rispetto a qualche decennio fa il calcio ha dinamiche più veloci e scontri più frequenti. Lo stress psicofisico dato dal disputare 40-50 partite all’anno può incidere sugli infortuni”. A proposito di bandiere, l’ad della Juventus interviene sul caso-Totti, facendo un parallelismo con Del Piero: “La chiarezza è fondamentale, ma la Roma ha dirigenti competenti. Alex ha regalato grande gloria alla Juve. E il suo epilogo in bianconero è stato molto bello”.
“IL CICLO VINCENTE CON ALLEGRI CONTINUERÀ” – Il dirigente bianconero riconosce quindi ad Allegri “il grande merito di aver gestito un’eredità pesante, dato equilibrio allo spogliatoio oltre che lustro, motivazione e organizzazione di gioco”. Le ultimissime dichiarazioni del tecnico livornese (“dobbiamo metterci intorno a un tavolo per parlare di futuro, e se qualcuno non è d’accordo sul progetto, si alza e se ne va”) hanno creato qualche apprensione tra i tifosi bianconeri, “scottati” dall’affaire-Conte. Ma Marotta è rassicurante: “Mi sembra logico che Allegri possa continuare il suo ciclo vincente. Con lui possiamo crescere in Italia e in Europa. Non c’è alcun rischio di rottura: il suo desiderio di vittoria corrisponde con il nostro e con quello dei tifosi. La Juve deve avere sempre un occhio al bilancio, ma vincere rimane l’aspetto prioritario”. Insomma, l’imminente rinnovo del contratto di Allegri fino al 2018, con opzione per un altro anno, sembra una formalità: la Signora non verrà piantata un’altra volta in asso.
“NESSUNO E’ SUL MERCATO, POGBA E’ NEL SUO HABITAT” – Tra le garanzie tecniche richiese da Allegri c’è la permanenza dei big, a partire da Pogba, oggetto di inevitabili offerte multimilionarie. “La Juve non mette nessuno sul mercato, a meno che non ci venga chiesto dagli stessi giocatori, ma non abbiamo avvertito sintomi particolari – prosegue Marotta -. Riteniamo Paul determinante e crediamo che la Juve sia il suo habitat naturale. Non diamo mai nulla per scontato, ma non vogliamo vendere le pedine più importanti e Pogba desidera continuare l’esperienza con noi”. Tra gli spasimanti del “Polpo” c’è anche il Chelsea, la futura squadra dell’amico-nemico Conte: “Con i Blues c’è un rapporto di grande stima e correttezza: l’operazione Cuadrado ha dato reciproca soddisfazione. Siamo orgogliosi che loro abbiano scelto Conte, significa che sappiamo formare grandi allenatori. Il calcio è fatto di cicli, brucia tutto con facilità estrema, ma i nostri rapporti con Antonio continuano a essere buoni. Gli rivolgo quindi un grande in bocca al lupo, sperando di fare qualche operazione di mercato insieme”. Oltre al riscatto di Cuadrado – sul quale pende una “taglia” di circa 22 milioni -, l’ad Marotta è interessato a Oscar, il trequartista brasiliano valutato 30-35 milioni dal club di Abramovic.
serie A
- Protagonisti:
- giuseppe marotta
Fonte: Repubblica