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AMARCORD – Inter-Napoli, alta tensione

Un match ad alta tensione quello tra nerazzurri e partenopei; limitandoci all’incontro dello scorso anno terminato 2-2 ma sullo 0-0 al 79° questa definizione ci appare del tutto adeguata. Prima delle reti poche emozioni, un palo a testa (Hernanes e Insigne) quindi il diagonale secco di Callejon che sfrutta un maldestro rinvio di Vidic. Reazione immediata dell’Inter e Guarin corregge a rete un colpo di testa di Icardi. Passano 8 minuti, 90°, e Callejon pescato da un perfetto lancio di David Lopez con un altro diagonale beffa Handanovic. L’Inter non si dà per vinta ed un minuto dopo un imperioso stacco di testa di Hernanes sigla il definitivo 2-2. Il 27 aprile 2014 la gara si chiuse a reti inviolate

L’ultima volta del Napoli corsaro a San Siro è datata 2 ottobre 2011, un rotondo 0-3 seguito però da una scia di polemiche. I nerazzurri contestarono l’arbitro Rocchi,  un’ammonizione ad Obi ritenuta eccessiva dopo un contrasto con Lavezzi, poi una rete annullata a Pazzini per un millimetrico fuorigioco ed infine Obi che fu espulso per una  spinta a Maggio cominciata fuori area e sanzionata anche con un rigore per gli azzurri. Dagli undici metri Hamsik si fece parare il tiro da Julio Cesar ma Campagnaro fu lestissimo sulla respinta a ribattere in rete per il vantaggio del Napoli. Al rientro negli spogliatoi Ranieri fu espulso per proteste. Il Napoli raddoppiò con Maggio e ad un quarto d’ora dalla fine il tris firmato da Hamsik su perfetto passaggio smarcante di Lavezzi. Per un altro successo del Napoli a San Siro bisogna tornare all’11 dicembre 1994: un 2-0 determinato da un autogol di Jonk ed una rete del brasiliano Cruz.

Un Cruz argentino, “El Jardinero”, segnò una doppietta prima della rete della bandiera di Sosa; 7 ottobre 2007, 2-1, il primo Inter-Napoli dell’era De Laurentiis.

Ancora 2-1 il 30 novembre 2008, Cordoba, Muntari, Lavezzi. Il 9 dicembre 2012, un altro 2-1 firmato da un Guarin che, spuntato dal nulla su un’azione di calcio d’angolo, fulminò indisturbato De Sanctis, raddoppio di Milito e 2-1 di Cavani con un tocco in mischia.

Il 23 settembre 2009 l’Inter del Triplete affondò un Napoli a dir poco imbarazzante: tutte nel primo tempo le marcature e dopo cinque minuti Inter già avanti 2-0: Eto’o, Milito, Lucio 3-0, Lavezzi 3-1. Azzurri ancora sconfitti l’11 gennaio 2011 subendo ancora gol nei primissimi minuti; Thiago Motta al 3°, pareggio di Pazienza, Cambiasso riportò avanti i padroni di casa prima del definitivo 3-1 di Thiago Motta al 55°.

Il Napoli capitanato da Maradona non sbancò mai San Siro; da segnalare l’1-1 del 10 novembre 1985, in rete proprio l’argentino e l’irlandese Brady, quindi il 2-1 del 21 maggio 1989 con cui l’Inter dei record vinse matematicamente il campionato alla quintultima giornata: Napoli in vantaggio con una bomba di Careca poi, nella ripresa, un tiro di Berti fu deviato e reso imparabile da Fusi prima della punizione di Matthaeus che fece esplodere San Siro. L’anno dopo stessa storia, anche se lo scudetto fu del Napoli: azione da manuale di Careca al 7° fatta fuori la difesa nerazzurra e diagonale imprendibile per Zenga. Secondo tempo e all’Inter bastarono meno di dieci minuti per confezionare la vittoria: al 49° cross di Matthaeus e autogol di Ferrara, al 53° Klinsmann di testa batté Giuliani e al 58° Bianchi corresse in rete una respinta del compianto estremo difensore su un tiro di Klinsmann.

Antonio Gagliardi

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