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Frosinone-Inter 0-1: ciocari al palo, ma Icardi segna

FROSINONE – Da Icardi a Icardi: torna l’Inter degli 1 a 0, quella salita nella prima parte di torneo a capolista grazie a un muro solido e al minimo scarto. Da Icardi a Icardi, perché l’ultimo acuto nerazzurro da viaggio era datato 6 gennaio e firmato proprio dall’argentino, con l’Empoli. Il giovane centravanti al Matusa fa la differenza come la fanno – lo dice la storia del calcio – i centravanti veri: di quelli che non toccano palla per tutto un match e poi, zac! la mettono. Una sentenza, Icardi. Un segno del destino per questo Frosinone gagliardo e attaccato alla vita. Un Frosinone che non molla neppure quando con eccessiva severità Tagliavento lo constringe in dieci, cacciando per doppia ammonizione Blanchard, evidentemente innervosito dal fatto di aver lasciato a Icardi, in tutta la partita, quei due centimetri fatali. Netto il fallo del secondo giallo per il solido centrale di Stellone, da rivedere il primo, quando Icardi cade in versione… stuntman.  

45 minuti soporiferi – Dopo il mea culpa di ieri, al Matusa Mancini ripresenta Icardi-Jovetic, coppia mai sbocciata. Ma il match sia lui che Stellone lo hanno preparato sulla lotta per la prevalenza sui lati. L’Inter fa bene a sinistra, almeno in avvio, dove gli scambi Telles-Perisic aprono da subito varchi insidiosi. Il brasiliano mette cross radenti, subito in apertura fa correre un brivido quando Pavlovic effettua una necessaria diagonale e tocca il pallone che sfila davanti a Leali ed esce di poco. Col passare dei minuti più timidamente, anche D’Ambrosio e Biabiany si fanno vedere, ma più timidamente. Il Frosinone parte molto chiuso e nella parte centrale del tempo si schiude, a centrocampo, mostrando la buona regia di Gori, l’appoggio di Kragl alla manovra, l’esperienza di Frara. Proprio i “gialli” concludono un paio di volte dal limite in modo insidioso, con Frara, fuori di poco, e con Kragl che chiama Handanovic a una presa sicura anche se il tiro è violento. Dall’altra parte, Jovetic – che Mancini rispolvera – cerca spesso scambi con Icardi, ma Blanchard e Ajeti hanno buon piazzamento e sventano ogni trama centrale. Un assist di Jojo per Biabiany è la migliore chance, ma il francese arriva in spaccata anticipando Pavlovic e non trova la coordinazione per far centro. Stessa cosa accade a Perisic che in scivolata si getta per deviare un tiro sballato di Biabiany, di quelli che dici di aver crossato per nascondere il turbamento. Poche note, insomma, nei primi 45′, una prima parte tipica di fine stagione. Mancini e Stellone la seguono con atteggiamento british… Attivo, anche troppo, Tagliavento che usa il cartellino giallo in modo eccessivo, come se fosse uno sbandieratore medioevale. 

Gialli al palo – La ripresa è più effervescente, il pareggio non serve a nessuno, il Frosinone resterebbe sul fondo e l’Inter – che ha ancora una minima ambizione Champions… di un puntino che se ne fa? Ecco allora che si rischia di più. Ad andare più vicina al gol, prima dell’acuto che la decide, è proprio il Frosinone. In particolare con Blanchard, che incorna in mischia e vede la sfera uscire di pochissimo dopo una carambola; e con Paganini che taglia in mezzo per attorcigliarsi in tutto su un cross di Pavlovic e in anticipo su Jesus. Handanovic è battuto, ma la palla  carambola sul palo interno ed esce. Il bersaglio grosso rimane a pochi centimetri anche su una punizione di Pavlovic, che sbatte sulla traversa; e nel finale, subito il gol beffa, Ciofani gira un tocco di Carlini e Handanovic si allunga, sfiora, mette il pallone in angolo, un pallone che accarezza il palo lontano. L’Inter riparte sempre, ma Perisic allarga il mirino su perfetto appoggio, in area, di D’Ambrosio, Joventic calcia alto dal limite. Leali, alle somme, viene severamente chiamato a una parata a terra da un secco tiro dal limite di Jovetic. Niente più. Ma l’appuntamento con il destino è segnato: minuto 29′ della ripresa. Icardi stacca e colpisce: come certi killer dell’area di rigore.   
 
FROSINONE (4-3-3): Leali 6; Rosi 5,5, Ajeti 6,5, Blanchard 6, Pavlovic 6,5; Gucher 6 (78′ Longo 5), Gori 6,5 (71′ Chisbah 6), Frara 6,5; Paganini 6,5, Ciofani 6, Kragl 6 (75′ Carlin 6). All. Stellone.
INTER (4-4-2): Handanovic 6; D’Ambrosio 5,5, Murillo 6, Juan Jesus 6, Telles 6,5 (86′ Santon sv.); Biabiany 5,5, Melo 6 (85′ Medel) sv., Brozovic 5,5, Perisic 6,5, Jovetic 5 (89′ Palacio sv), Icardi 7. All. Mancini
Arbitro: Tagliavento 5. 
RETI: 74′ Icardi
NOTE: ammoniti: Frara, Gucher, Kragl, D’Ambrosio, Ajeti, Blanchard, Pavlovic e Melo. Espulso per doppia ammonizione Blanchard. recupero: 0′ e 4′. frosinone calcio

Inter
serie A
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

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