INZAGHI SI PRESENTA: “SENSAZIONE BELLISSIMA, SONO PRONTO” – Qualche minuto prima dell’allenamento, “Inzaghino” ha avuto modo di presentarsi ufficialmente in un’intervista alla radio del club: “È una sensazione bellissima, oggi è anche il mio compleanno e tra poco scenderemo in campo per il primo allenamento. È un momento un po’ cosi, ma ho visto massima disponibilità da parte dei ragazzi. Non c’è nessun problema, ora dobbiamo cominciare a lavorare, io sono pronto”. Il tecnico ricorda il suo primo approccio con la Lazio, quando ancora era calciatore: “Al mio arrivo alla Lazio ero un po’ preoccupato perché dovevo sostituire Christian Vieri, non uno qualsiasi. La Lazio aveva appena fatto una grande stagione, vincendo diversi trofei. Ricordo la Supercoppa Europea contro il Manchester United, sono dovuto uscire dopo essermi rotto il naso. Poi Salas mi sostituì e segnò il gol vittoria. Quella stagione realizzai 19 reti: sette in campionato, nove in Champions League e tre in Coppa Italia. E pensare che ho avuto anche dei problemi quell’anno, solo da gennaio in poi sono riuscito a giocare regolarmente”. Poi a 34 anni, la scelta di appendere gli scarpini al chiodo: “Ho iniziato ad avere grossi problemi fisici, in particolare alla schiena. Dai 24 anni in poi ho giocato poco, credo fosse destino. Sono contento di quello che ho fatto, ora che ho smesso con i grandi sforzi la mia schiena mi lascia in pace. Quando mi sono ritirato avevo già raggiunto un accordo con Lotito e Tare per fare l’allenatore nelle giovanili della Lazio. Prima di arrivare in A ho vinto tre titoli con la Primavera, due Coppe Italia e una Supercoppa. Oltre a una finale scudetto. Tutto è andato molto bene”.
LOTITO: “LE CRITICHE SONO SACROSANTE” – Parla anche il presidente Lotito, non del nuovo allenatore, ma della situazione generale della Lazio. Lo fa attraverso un editoriale sulla sua rivista LazioStyleMagazine, in cui spiega il momento del club: “La maggior parte di noi, a questo punto, sarebbe tentato di lasciar correre, mettere un punto ad una stagione, seppur non giunta al termine, ed archiviare. Ma non noi della Lazio. O almeno, chi ancora ama pervicacemente questi colori. Tutto porterebbe a gettare nel cestino il lavoro fatto, andando alla ricerca di un unico colpevole, criticando tutto e tutto. E forse, anzi sicuramente, alcune delle critiche sono sacrosante, e per una serie di motivi, per una serie di considerazioni, per una serie di aspettative che poi sono stare disilluse, non sono state analizzate, probabilmente fino in fondo”. Il presidente della Lazio parla nello specifico della contestazione: “Critiche sacrosante direi, critiche non troppo soppesate, (e non è una scusa) probabilmente, dall’incalzare degli avvenimenti, dalle partite che si susseguivano, da un’infermeria sempre piena. E ripeto, non sono scuse. Non è nel mio carattere lo sanno anche i miei più storici detrattori, che non cerco alibi, che mi assumo sempre e comunque le mie responsabilità. D’altra parte, quando in una famiglia tutto va a gonfie vele, i figli studiano con successo, la moglie è felice, la situazione economica non dà problemi, al capofamiglia nulla è riconosciuto. Se invece le cose non marciano come dovrebbero, il capro espiatorio è proprio lui. E poi da sempre sono abituato a portare sulle spalle errori commessi anche da altri…”.
“ORA PRETENDO CHE SI GUARDI AVANTI” – Ma si va avanti, non è importante di chi sono i meriti, o i demeriti, l’importante è che si vada avanti. E ora (il termine che userò farà arricciare il naso a molti, e molti grideranno allo scandalo) pretendo, come lo pretendo da me stesso, che si triplichino, si quadruplichino gli sforzi, da parte di ogni settore della società, da tecnici, dai giocatori, dai preparatori, da tutti. E che nessuno osi mettere in dubbio che tutto che quello che ho fatto, che faccio e che farò, è sempre con in testa un unico pensiero: il bene della Lazio. Per questa grande passione, per questo grande amore ho sacrificato e sacrifico la mia vita, (ma questo è un affare solamente mio!) e quindi ribadisco, in questo momento poco felice, il massimo impegno da parte di coloro che partecipano a questa avventura, e voglio che si abbia la massima onestà intellettuale nel guardarsi nel profondo per arrivare a prendere la decisione se rimanere o no. O con la Lazio o fuori”. serie A
- Protagonisti:
- Simone Inzaghi
- claudio lotito
Fonte: Repubblica