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Marino: “Il morale del Napoli è altissimo mentre la stagione dell’ Udinese è stata travagliata. sono due squadre con obiettivi molto diversi”

marinoPASQUALE MARINO, ex allenatore dell’Udinese oggi a FUORI GARA su Radio Punto Zero: “Il morale del Napoli è altissimo, l’Udinese ha obiettivi diversi ed è stato costretto a cambiar tecnico, puntando su un allenatore esperto come De Canio. L’annata dell’Udinese è travagliata, hanno avuto tanti infortuni, su tutti quello di Zapata. Non si possono fare miracoli, ma De Canio lavorerà sull’aspetto psicologico. La società del Napoli è forte, ha programmato bene il futuro e questo, col tempo, ha pagato. Sono arrivati giocatori importanti. Reja ha fatto un grandissimo lavoro e con Mazzarri c’è stato il grande salto di qualità. La Juve è favorita perché a dirlo è la classifica, ma il Napoli deve essere sempre al top per sfruttare qualche passo falso. L’importante, per gli azzurri, è che giochino con la mente libera. Nazionale? Una partita storta può capitare, soprattutto in questo periodo della stagione. Con la Germania c’era stanchezza mentale più che fisica. Sono sicuro che l’Italia disputerà un grande Europeo. Zapata mi piace molto, l’Udinese ha pagato molto la sua assenza. Poi c’è quel ragazzino di nome Di Natale che sa sempre cosa fare. Nell’ultimo anno, però, mi meraviglio del fatto che l’Udinese ha cambiato strategia, adottando una media d’età più alta rispetto al passato. Con meno giovani è diffcile mettersi in evidenza. Zielinski è un giocatore da Napoli, può maturare tanto al fianco di grandi campioni. Ad Empoli sta facendo un grossissimo campionato, per come gioca il Napoli può essere molto utile. Raicevic? Meglio di Giuntoli non lo conosce nessuno, è lui che lo ha portato in Italia, al Carpi, quando non riuscì a tesserarlo. Fino a gennaio ha fatto un campionato importante. Il mercato l’ha un po’ destabilizzato, era convinto che la trattativa si chiudesse, da lì in poi ha avuto un caso fisiologico, ci è rimasto abbastanza male. Si tratta di una prima punta, ha doti di opportunismo, attacca bene il primo palo, è forte negli ultimi metri. Deve migliorare nella partecipazione al gioco ma ha la voglia e la fame di farlo ed ha margini notevoli per crescere”.

 

 

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