TORINO – “Ho giurato di proteggerti e custodirti. Mi sono fatto scudo contro i tuoi nemici”. Dillo con un post. Dopo il tweet pubblicato a caldo per celebrare il record di imbattibilità in A, Gigi Buffon scrive un’elegia insieme umile e orgogliosa a quella porta che ha saputo difendere per 973 minuti consecutivi (974′ per la Lega) senza l’ombra di un gol, sfilando il primato a Sebastiano Rossi (929′ con il Milan 1993-94). “Avevo dodici anni quando ti ho voltato le spalle. Rinnegai il mio passato per garantirti un futuro sicuro. Una scelta di cuore. Una scelta d’istinto. Proprio nel giorno in cui ho smesso di guardarti in faccia però, ho cominciato ad amarti. A tutelarti. A essere il tuo primo e ultimo strumento di difesa. Ho promesso a me stesso che avrei fatto di tutto per non incrociare più il tuo sguardo. O per farlo meno possibile. Ma ogni occasione è stata una sofferenza, dovermi voltare per rendermi conto di averti deluso. Ancora. Ancora una volta. Siamo sempre stati opposti e complementari, come Luna e Sole. Costretti a vivere uno accanto all’altro senza mai potersi sfiorare. Compagni di vita a cui viene negato il contatto. Oltre venticinque anni fa ho fatto il mio voto: ho giurato di proteggerti e custodirti. Mi sono fatto scudo contro i tuoi nemici. Ho sempre pensato al tuo bene, anteponendolo al mio. E tutte le volte che mi sono voltato a guardarti ho cercato di sostenere la tua espressione delusa a testa alta, ma sentendomi consapevolmente in colpa. Avevo dodici anni quando ho voltato le spalle alla porta. E continuerò a farlo. Finché gambe, testa e cuore reggeranno”. BUTRAGUENO CHIAMA MORATA: “E’ DELLA FAMIGLIA REAL” – Il day after il 4-1 rifilato al Toro, la 19° vittoria bianconera nelle ultime 20 giornate, è il primo di due giorni di riposo per la Juve, fatta eccezione per i giocatori convocati dalle rispettive Nazionali. E’ il caso ad esempio di Morata, atteso dalla sfida tra la sua Spagna e l’Italia, intanto che l’ex stella e ora dirigente del Real Madrid Emilio Butragueno lo richiama alla casa madre, creando qualche inevitabile preoccupazione tra i bianconeri: “Alvaro fa parte della nostra famiglia, della famiglia del Real Madrid”. Sembra praticamente scontato che tra il 1° e il 15 luglio le merengues faranno valere il loro diritto di riacquisto da 30 milioni di euro. La Juve può soltanto sperare che l’attaccante punti i piedi e chieda ai due club di ridiscutere l’accordo. LA SOSTA PER SVUOTARE L’INFERMERIA – Lo stop, va detto, non poteva arrivare in un momento migliore per una squadra con la lingua di fuori, dopo la lunga rincorsa in campionato e l’ultimo tour de force di 8 partite in 30 giorni. Alla ripresa, il 2 aprile allo Stadium contro l’Empoli, Allegri riavrà sicuramente Chiellini e chissà se non anche Marchisio e Dybala. Il ko dell’argentino, oggi atteso agli accertamenti medici per valutare il fastidio al quadricipite destro patito al 32′ del derby, è l’ennesimo azzardo pagato caro dal tecnico livornese dopo quelli del passato con i vari Marchisio, Mandzukic e Chiellini. A loro si è aggiunto Andrea Barzagli, che ha lasciato il ritiro della Nazionale a Coverciano, a causa di un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Dovesse saltare una gara per questo motivo, sarebbe il 38° infortunio muscolare della stagione, il che non può che imporre qualche ragionamento e qualche analisi allo staff medico e tecnico bianconero. Ma oltre ai guai fisici, la Juve è alle prese con un problema di natura disciplinare. Alla ripresa del campionato mancheranno infatti gli squalificati Bonucci, Sandro (ammoniti sotto diffida) e Khedira che (rosso diretto) rischia due turni di stop per offese all’arbitro Rizzoli. DYBALA: “CHAMPIONS? UN DISCORSO TRA BARCELLONA E BAYERN” – “Chi vincerà la Champions League? E’ un discorso tra Barcellona e Bayern Monaco. I blaugrana hanno i calciatori migliori del mondo”, assicura Paulo Dybala ai microfoni della trasmissione spagnola El Chiringuito de Jugones. Il capocannoniere bianconero si addentra quindi in un paragone piuttosto impegnativo: “Messi mi ha indicato come suo degno successore? Ne sono orgoglioso, devo seguire questo cammino. La prima volta che sono stato in Nazionale lui era infortunato, e così non ci siamo incrociati. Ma se tutto va bene più avanti riuscirò a incontrarlo”. juventus
- Protagonisti:
- gianluigi buffon
Fonte: Repubblica