BERGAMO – La panchina di Edy Reja è salva, l’Atalanta quasi. Nella tarda mattinata bergamasca la “Dea” torna a sorridere, riscoprendo il brivido di una vittoria che mancava dal 6 dicembre: quattordici giornate senza i tre punti sono tantissime, col Bologna sono tanti i fattori che fanno pendere la bilancia verso i nerazzurri. Le motivazioni, innanzitutto, anche se i ragazzi di Donadoni ci hanno provato, specialmente nella ripresa. Il cinismo sotto porta, con i padroni di casa praticamente chirurgici e gli ospiti spreconi quando hanno avuto le occasioni giuste per rientrare in corsa. Infine, le decisioni di Giacomelli. Che nel primo tempo chiude entrambi gli occhi sulla spallata di Pinilla che origina il raddoppio e lascia correre un contatto alquanto sospetto Masiello-Giaccherini nell’area orobica: fischi (e non fischi) che probabilmente – e colpevolmente – scivoleranno in silenzio a causa del fascino relativo del match.
L’AZZARDO DI REJA – Il tecnico nerazzurro sceglie un assetto non inedito ma comunque coraggioso, il 4-2-3-1. La mossa che sorprende è Kurtic alto a destra, con Diamanti libero di svariare su tutto il fronte offensivo a ridosso di Pinilla. Donadoni rinuncia al dinamismo di Donsah per una mediana più compassata, i due intermedi sono Brighi e Brienza, a posteriori non un’idea brillantissima contro un’Atalanta ferocemente a caccia dei tre punti. Reja ritrova soprattutto il miglior Gomez, vicino al gol dopo neanche un minuto: troppo lento il suo colpo di testa. “El Papu” non sbaglia al 27′. Diamanti punta Gastaldello e va via sullo scatto, cross rasoterra, i due centrali si ritrovano entrambi fuori posizione, con Mbaye distratto in chiusura: tocco da due passi e vantaggio orobico. Il Bologna, privo di Destro e con un Floccari ampiamente sotto la sufficienza, si rende pericoloso su palla inattiva. Maietta insacca in mischia, il guardalinee lo ferma giustamente per fuorigioco. Le prime proteste motivate arrivano al 41′. Giaccherini è astuto nel mettere il suo corpo tra il pallone e l’entrata scomposta di Masiello, sarebbe un rigore cercato ma ineccepibile: Giacomelli fa proseguire. E’ la stessa decisione presa nell’unico minuto di recupero. Pinilla carica Maietta sulla schiena, spalla e braccio a travolgere il difensore. Ci si aspetta un fischio, il cileno va per la sua strada, alza la testa e serve a Diamanti il pallone del tradizionale gol dell’ex.
IL BOLOGNA CI CREDE E NAUFRAGA – Dopo un primo tempo di difficoltà, pur con le scusanti arbitrali, Donadoni stravolge i suoi. Rizzo arretra in mediana per l’inserimento di Mounier al posto di Brienza, dopo un minimo spavento iniziale – Mbaye rischia l’autogol di petto – gli ospiti prendono in mano la sfida, anche perché Reja richiama Diamanti per inserire Raimondi. Meno idee per ripartire, più chance per il Bologna. Sportiello è decisivo in due occasioni: strepitosa risposta di istinto su una chiusura svirgolata di Masiello, parata apparentemente semplice ma figlia dell’ottimo senso della posizione sul diagonale di Floccari. In mezzo, un tentativo di Mounier respinto da Paletta dopo un bel lavoro di Giaccherini sulla sinistra. E’ il momento migliore dei felsinei ma Donadoni si fa prendere dall’entusiasmo, inserendo un’altra punta (Acquafresca) per Rizzo: la squadra perde le misure giuste, un assolo di Gomez taglia in due la difesa centralmente. Gastaldello tocca molta più palla che gamba, Giacomelli opta per il rigore, Mirante ipnotizza Pinilla. Neanche sessanta secondi, Mbaye travolge Gomez ma nel suo intervento, indubbiamente scomposto, c’è anche tanto cuoio. Rosso diretto, il Bologna saluta la contesa e chiude addirittura in 9 quando Gastaldello stende proprio Gomez da dietro: secondo giallo, almeno per una volta, ineccepibile. L’Atalanta può quindi sprecare con relativa serenità le due grandi occasioni per il tris, con Cigarini e l’inesauribile Gomez. Finisce 2-0, in ottica salvezza sono tre punti pesantissimi per la “Dea”.
ATALANTA-BOLOGNA 2-0 (2-0)
Atalanta (4-2-3-1): Sportiello 6.5; Masiello 6, Stendardo 6.5, Paletta 6.5, Dramé 6.5; de Roon 6.5, Cigarini 6.5; Kurtic 5.5 (27′ st Migliaccio 5.5), Diamanti 7 (9′ st Raimondi 5.5), Gomez 7 (44′ st D’Alessandro sv); Pinilla 6. (Bassi, Brivio, Cherubin, Conti, Djimsiti, Freuler, Borriello, Gakpé, Monachello). All.: Reja
Bologna (4-3-3): Mirante 6.5; Mbaye 4.5, Gastaldello 5, Maietta 5.5, Morleo 5.5 (26′ st Masina 5.5); Brighi 5.5, Diawara 6, Brienza 5.5 (1′ st Mounier 5.5); Rizzo 5.5 (19′ st Acquafresca 5.5), Floccari 5, Giaccherini 6. (Da Costa, Stojanovic, Ferrari, Oikonomou, Zuniga, Crisetig, Donsah, Pulgar, Taider). All.: Donadoni
Arbitro: Giacomelli
Reti: 27′ pt Gomez, 46′ pt Diamanti
Ammoniti: Pinilla, Rizzo, Giaccherini
Espulsi: Mbaye (33′ st) e Gastaldello (40′ st)
Recupero: 1′ e 3′
Note: al 32′ st, Mirante ha parato un rigore a Pinilla
serie A
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Fonte: Repubblica