Juventus, Dybala: ”Il Bayern si aprirà, noi dovremo approfittarne”
Paulo Dybala (lapresse) TORINO – Per sbancare il campo del Bayern Monaco, il sogno proibito apertamente confessato dalla Signora, non basterà una Juventus molto affamata e un po’ folle, per dirla con Steve Jobs. A detta di Paulo Dybala, la “Joya” bianconera, mercoledì sera in Baviera serviranno anche tanto cinismo e una certa dose di aggressività. “Sappiamo che non sarà per niente facile – ammette l’attaccante argentino, intervistato da Sky Sport -, ma dobbiamo giocare come abbiamo fatto all’andata, cercando di approfittare di ogni buona occasione”. Insomma, lo ha detto anche il saggio Evra, “la Juve dovrà agire e non reagire”, come è invece successo nella sfida di andata. “La squadra dovrà essere quella degli ultimi 30 minuti della gara allo Stadium – prosegue Dybala -. Dobbiamo essere aggressivi e non concedere spazi, perché il Bayern è troppo forte. Cerchiamo di fare la nostra partita”.
La Juve non dovrà vergognarsi di fare la provinciale, opponendo al “tiki taken” di Guardiola le armi nostrane del catenaccio e del contropiede, le stesse utilizzate l’anno scorso dalla squadra di Allegri per vincere 3-0 in casa del Borussia Dortmund (un successo a metà marzo in Germania, toh): “Dobbiamo approfittare dello spazio che, giocando praticamente con quattro attaccanti, il Bayern ci concederà, cercando intanto di fare più danni possibile in contropiede”, avverte l’ex attaccante del Palermo. Tutto sarebbe ovviamente più facile se Dybala bissasse la prodezza dell’andata, il suo primo centro in Champions League, oppure quel meraviglioso tiro da tre punti che venerdì ha steso il Sassuolo. Una parabola a giro che ha inevitabilmente ricordato certi gol alla Del Piero o alla Robben: “Quello è un colpo sul quale lavoro in settimana, un colpo che mi piace – spiega il numero 21 bianconero -: giocando a destra cerco di rientrare sul sinistro per calciare sul secondo palo, ma adesso i portieri sono avvertiti…”.
Della sfida al Bayern ha parlato a Globoesporte Alex Sandro, che ha fatto un bilancio dei suoi primi mesi in maglia bianconera: “Ciò che mi ha subito colpito positivamente è stata la mentalità vincente. Qui è come se ti impiantassero un chip appena arrivato. E’ un grande club e sono felice che abbia creduto in me, mi piace vivere a Torino e sono stato accolto a braccia aperte” le parole dell’ex giocatore del Porto, proiettato sul match di mercoledì all’Allianz Arena. “Siamo carichi e saremo ancora più determinati rispetto all’andata. Andiamo là per vincere e lo dimostreremo perché abbiamo giocatori esperti, di livello internazionale e con la mentalità vincente”.
A 48 ore dalla supersfida dell’Allianz Arena, si riducono a un lumicino le speranze di recuperare Chiellini e dunque di poter schierare la BBC a protezione della porta di Buffon. Il difensore, ko dallo scorso 28 febbraio per un problema al soleo destro, si è allenato a parte anche oggi, limitandosi a un lavoro differenziato. Lo staff medico non vuole che si corrano altri rischi, onde evitare nuove ricadute con tempi di recupero assai più lunghi. Chiellini verrà quasi sicuramente convocato, ma dovrà probabilmente accomodarsi in panchina. Se sarà confermato il suo forfait, Allegri riproporrà il 4-4-2 della partita di andata: Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, i riposati Lichtsteiner ed Evra sulle corsie esterne alle spalle di Cuadrado e Pogba, con Khedira e Marchisio a centrocampo e in attacco il duo Mandzukic-Dybala. “Il mister ci chiede sempre di stare vicini e di aiutare la squadra, pronti ovviamente a ripartire il più veloce possibile non appena abbiamo riconquistato la palla”, spiega l’argentino. L’altra notizia dell’antivigilia di Bayern-Juve è la designazione dell’arbitro, lo svedese Jonas Eriksson, lo stesso fischietto di Juve-Siviglia (2-0) e di Real Madrid-Juve (1-1), la semifinale di ritorno della scorsa edizione della Champions League.
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Fonte: Repubblica