PALERMO – Il Napoli non molla di un centimetro. Gli uomini di Sarri battono il Palermo per 1-0 nel posticipo della 29/a giornata di serie A e restano a tre punti dalla capolista Juventus, ricacciando all’indietro la lanciatissima Roma di Spalletti, tornata ora a cinque punti di distacco. Serve, però, un rigore dubbio agli azzurri per avere la meglio su un Palermo in piena crisi di risultati e travagliato dai continui cambi alla guida della squadra. L’esordio sulla panchina siciliana di Walter Novellino è amaro, ma tanto basta per accendere qualche piccola speranza in vista del futuro. Non era questa, contro un avversario decisamente superiore, il banco di prova per il tecnico di Montemarano.
TROPPO NAPOLI PER QUESTO PALERMO – Il sogno scudetto resta inalterato. Il Napoli questa sera è apparso meno cinico del solito, ma in mezzo al campo ha dominato. Col pallino del gioco sempre a favore, la squadra di Sarri ha gestito al meglio le energie creando probabilmente meno palle gol di quante ci ha abituati a vedere, ma ha meritato la vittoria contro un Palermo sempre a rincorrere il pallone. I rosanero si sono messi in mostra in rarissime occasioni, senza mai, però, dare la sensazione di poter mettere in apprensione la retroguardia azzurra. E’ ancora presto per vedere l’impronta del neo-arrivato Novellino, ma quando meno questa sera non si è assistito a una pioggia di gol come accaduto a Roma o a Milano. La zona rossa resta a un solo punto, ma il “nuovo” campionato rosanero inizia adesso.
IL MATCH – C’è solo una squadra in campo al Barbera e non è il Palermo. Gli azzurri mettono subito in chiaro chi comanda e dopo 9″ Hamsik ruba palla a Hiljemark e ci prova da fuori senza impensierire Sorrentino. L’estremo rosanero deve, però, subito scaldarsi i guanti dopo che su una sua respinta corta Insigne lo impegna sul primo palo da posizione defilata. Sono passati appena 3′. E’ un monologo quello del Napoli col pallone che gira da un piede all’altro senza il minimo pressing da parte dei padroni di casa. Al 21′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Albiol e Andelkovic si trattengono a vicenda, Rocchi opta per il rigore e dal dischetto Higuain spiazza Sorrentino. Il vantaggio non spegne la voglia di vittoria degli azzurri che continuano nel lungo possesso palla senza mai impensierire Sorrentino. Al 43′, una distrazione difensiva partenopea, permette a Gilardino di appoggiare per Vazquez, il tiro dai 25 metri viene deviato in angolo con la punta delle dita da Reina. Nella ripresa è un altro Palermo, più attivo, ma è Sorrentino a guadagnarsi l’oscar di migliore in campo tra i padroni di casa con tre grandi interventi. L’estremo rosanero prima nega la doppietta a Higuain chiudendo bene il primo palo sul diagonale dell’argentino, poi tiene a galla i suoi respingendo un tiro di controbalzo di Insigne a pochi passa dalla linea di porta, quindi vola a respingere con i pugni una conclusione di prima intenzione di Mertens su assist di Higuain. E’ questa di fatto l’ultima vera azione del match, poi il tempo scorre inevitabilmente fino al triplice fischio di Rocchi col Barbera che fischia copiosamente i propri beniamini e il Napoli che esulta.
PALERMO-NAPOLI 0-1 (0-1)
PALERMO (4-3-2-1): Sorrentino 7; Struna 5.5, Gonzalez 6, Andelkovic 5.5, Pezzella 6; Hiljemark 5.5 (36′ st Balogh sv), Jajalo 5, Chochev 5.5; Vazquez 6, Quaison 5 (46′ st Trajkovki sv); Gilardino 5 (8′ st Djurdjevic 6). In panchina: Posavec, Vitiello, Rispoli, Bentivegna, Cionek, Brugman, Balogh, Cristante, Maresca, Morganella. Allenatore: Novellino
NAPOLI (4-3-3): Reina 6; Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6.5, Ghoulam 6; Allan 6, Jorginho 6.5, Hamsik 6 (27′ st D. Lopez 6); Callejon 6 (20′ st Mertens 6.5), Higuain 6.5, Insigne 6.5 (43′ st El Kaddouri sv). In panchina: Rafael, Gabriel, Strinic, Valdifiori, Maggio, Regini, Chiriches, Gabbiadini, Chalobah. Allenatore: Sarri
ARBITRO: Rocchi di Firenze
RETI: 22′ pt Higuain (rig)
NOTE: Serata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 14.628. Ammoniti: Chochev, Albiol, Quaison, David Lopez. Angoli: 9-4 per il Napoli. Recupero: 1′; 4′.
serie A
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Fonte: Repubblica