“CI SPECCHIAMO TROPPO” – “Andiamo a Milano con una determinazione feroce e con le certezze che ci stiamo costruendo – sottolinea l’allenatore del Bologna – Serve, però, più convinzione negli ultimi metri, più voglia di andare a cercare il gol, per sfruttare al meglio le poche opportunità che le squadre del genere dell’Inter concedono. Stiamo d’altra parte subendo poco quindi la fase difensiva ci soddisfa, invece le occasioni da gol ultimamente arrivano, ma non finalizziamo, ci piacciamo un po’ troppo: occorre più movimento, in area non possiamo essere statici, ma dobbiamo ritagliarci noi le possibilità anche nelle palle non pulitissime”.
“GUARDIAMO AL PROSSIMO ANNO” – Con la salvezza ormai raggiunta e l’Europa lontana (ma non irraggiungibile), il lavoro di Donadoni è già rivolto al futuro: “Noi stiamo già ragionando anche in ottica della prossima stagione – conferma il tecnico – la tempistica è quella giusta, sono aspetti che vanno pensati e programmati nel tempo per fare le cose per bene”.
“COL MANCIO C’È UN BEL RAPPORTO” – A San Siro, Donadoni si ritroverà contro Mancini, suo ex compagno di Nazionale: “Tra me e il “Mancio” c’è un bel rapporto, siamo stati avversari in campo e compagni in maglia azzurra – spiega il tecnico del Bologna – Lui è stato talentuosissimo, in azzurro ha fatto forse meno di quanto ci si aspettava, ma è stato un giocatore di grandissimo livello”.
bologna fc
- Protagonisti:
- roberto donadoni
Fonte: Repubblica