Spalletti: “Dobbiamo cambiare testa. Non possiamo essere soddisfatti”
A fine partita, dopo il secondo 2-0 in tre settimane che condanna la Roma all’eliminazione dalla Champions League, Luciano Spalletti è molto amareggiato: “I nostri errori sono stati dettati dalla bravura degli altri. Bisogna prendere atto della realtà. Non so se si poteva fare di più, probabilmente sì: io prima dell’andata ero convinto che la Roma potesse lottare per il passaggio del turno. Non possiamo però essere contenti della prestazione. Siamo ancora deboli: c’è mancata mentalità, cattiveria, convinzione. Poi è vero sono capitate delle occasioni, ma alla prima difficoltà non riusciamo a essere la squadra che dobbiamo essere”.
Il modulo offensivo – Il modulo (4-2-3-1), secondo l’allenatore giallorosso sarebbe stato lo stesso anche se in campo ci fosse stato Nainggolan al posto di Dzeko. “In futuro riusciremo a mettere a posto qualcosa, ma essere soddisfatti di due partite così mi angoscia. I giocatori non possono essere contenti della prestazione, figuratevi a che livello eravamo sprofondati di testa. Quando rientro negli spogliatoi e vedo i ragazzi predisposti ad essere soddisfatti della prestazione mi nasce un malessere difficile da superare”. La sua squadra può ancora migliorare molto: “I ragazzi lavorato bene finora ma dobbiamo fare dei balzi, non dei passettini nella direzione giusta”.
Migliorare l’approccio – Il punto su cui batte il mister della Roma è uno solo: “La testa è fondamentale. Avere quella convinzione che è il lavoro che sposta gli equilibri. Non dobbiamo perderci quando c’è il momento di difficoltà. Ancora non siamo migliorati tanto su quella forza mentale che fa la differenza. Dobbiamo ribaltare totalmente i nostri pensieri. Prendiamo atto di quello che è il risultato, non costruiamoci nulla attorno perché sennò ci facciamo male”.
Florenzi: “E’ mancato cinismo” – “Purtroppo nel calcio il cinismo paga sempre e noi ne abbiamo avuto poco, come all’andata. Non siamo riusciti a fare gol, che alla fine, a questi livelli, è quello che conta”, anche Alessandro Florenzi non riesce a nascondere la sua amarezza per l’eliminazione. “Abbiamo tenuto testa al Real Madrid ma non è un discorso di esperienza: davanti alla porta l’esperienza non conta. Poteva essere una bella favola: in alcuni momenti della partita li abbiamo messi anche sotto, qui a casa loro dove in pochi ci riescono. Se puntiamo a qualcosa in più del terzo posto in campionato? Il nostro obiettivo è di rigiocare queste partite, arrivare più preparati e magari avere un pizzico di cinismo in più: ci rivediamo sicuramente l’anno prossimo in Champions”.
Fonte: Sky