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Il doppio impegno non ha giovato al Napoli, tradito dal turn over e da un organico che avrà in futuro bisogno di altri innesti di qualità, per essere competitivo su tutti i fronti. Il problema non riguarda più l’attualità, però: dopo l’uscita prematura e anche un pochino cercata dalle coppe. Per gli azzurri, infatti, comincia adesso un “mini campionato” di 10 giornate, in cui la squadra di Sarri potrà concentrarsi esclusivamente sulla rincorsa alla Juventus e sul sogno dello scudetto: unico ed esaltante traguardo di una stagione che può già essere considerata molto positiva, al di là di quello che sarà il suo epilogo. Gli 8 punti di margine sul quarto posto e sulla Fiorentina (virtualmente 9 grazie al vantaggio nello scontro diretto) rappresentano per il club di De Laurentiis un’ipoteca quanto meno sui preliminari di Champions: dolorosamente falliti un anno fa con Benitez in panchina.
Sarri invece è a un passo dal traguardo, che gli varrà automaticamente pure il rinnovo del contratto. Manca soltanto il via libera di De Laurentiis, che dovrebbe esercitare da un momento all’altro l’opzione prevista dal contratto. Il tecnico arrivato dalla provincia ha già superato tutti gli esami e non ha alcun senso tenerlo ancora sulla graticola, in un limbo di incertezza nocivo innanzitutto per il Napoli: alla vigilia delle dieci giornate della verità. Gli azzurri, senza coppe, posso prepararsi al meglio al gran finale di campionato. Senza pressioni, con un calendario promettente, Higuain in gran forma e una certezza: comunque vada sarà un successo, la vittoria con il Chievo può rappresentare la svolta. ssc napoli
- Protagonisti:
- Maurizio Sarri
Fonte: Repubblica