Milan-Alessandria 5-0, rossoneri in finale senza problemi
MILANO – La favola dell’Alessandria si interrompe a San Siro, il Milan riassapora la finale di Coppa Italia dopo tredici anni dall’ultima volta. Ai grigi di Gregucci non basta la grinta, il fortino è malmesso – come dimostrano i risultati ottenuti in Lega Pro nelle ultime uscite – e cede di schianto dopo soli 20 minuti: al Diavolo basta un tempo per archiviare la pratica, prima di dilagare nella ripresa fino al 5-0. La notizia più incoraggiante per Sinisa Mihajlovic è senza dubbio il ritorno al gol di Jeremy Menez: se la sfida con i piemontesi doveva chiarire le idee del tecnico sull’utilizzo di uno tra il francese e Balotelli al posto dell’infortunato Niang, di dubbi nella testa del serbo dovrebbero esserne rimasti pochi, nonostante la rete in chiusura di gara di Super Mario.
VENTI MINUTI DI EQUILIBRIO – Il turnover dei rossoneri è ragionato e non eccessivo: c’è Abbiati fra i pali, in mediana si rivede Poli, per il resto tanti titolari e qualche rincalzo abituato a scendere in campo, come De Sciglio e Zapata. La prima occasione capita in avvio a Honda, che su invito di Kucka dovrebbe solamente spingere in rete a porta vuota ma mette incredibilmente sopra la traversa. L’Alessandria ha la forza per provare a rispondere, con Fischnaller che si allunga in scivolata e calcia sull’uscita di Abbiati, bravo nella risposta. Ma la difesa ospite è troppo fragile: sventagliata di Balotelli per l’inserimento di Honda, tacco al volo per Menez che calcia con il destro dal limite, Vannucchi blocca in due tempi. Per il gol è questione di (pochi) minuti: ancora Honda a ispirare il francese con una bella verticalizzazione, stop di petto e diagonale vincente dell’ex PSG.
PRATICA CHIUSA – Il raddoppio arriva dalla bandierina: sponda di Kucka per Romagnoli, lasciato solissimo sul secondo palo. Il difensore scuola Roma non può sbagliare da due passi, il Milan inizia a controllare ma quando accelera lascia il segno. Ancora Honda bravissimo nella rifinitura, tocco per l’inserimento di Poli che mette in mezzo per Menez, che a centro area piccola non sbaglia. Mihajlovic ha la qualificazione in tasca e risparmia la ripresa a Kucka, togliendo anche Bonaventura a inizio secondo tempo per dare spazio a Mauri e Boateng. L’Alessandria vuole almeno il gol della bandiera e lo sfiora in tre occasioni: colpi di testa a lato di un soffio di Fischnaller prima e del neoentrato Marconi poi, il terzo tentativo sembra quello giusto ma la deviazione di Fischnaller viene salvata sulla linea da De Sciglio. E’ invece il Milan a trovare la via della rete, ancora sugli sviluppi di un angolo: pallone che sfila sul secondo palo, il tocco decisivo non dovrebbe essere di Romagnoli ma di Sabato, che anticipa il difensore e trafigge Vannucchi. Bacca potrebbe trovare il quinto gol ma spreca malamente a tu per tu con il portiere, chi non sbaglia è Balotelli, che al 90′ fissa il 5-0. Basterà per convincere Mihajlovic?
MILAN-ALESSANDRIA 5-0 (3-0)
Milan (4-4-2): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Antonelli; Honda, Poli, Kucka (1′ st Mauri), Bonaventura (13′ st Boateng); Balotelli, Menez (30′ st Bacca). (Donnarumma, Livieri, Abate, Alex, Simic, Bertolacci, Calabria, Crociata, Locatelli). All.: Mihajlovic
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak, Morero, Sirri, Sabato; Nicco, Loviso (26′ st Mezavilla), Branca (38′ st Bocalon); Marras, Fischnaller, Iocolano (22′ st Marconi). (Nordi, Picone, Sosa, Sperotto, Terigi, Cittadino, Guerriera, Vitofrancesco, Boniperti). All.: Gregucci
Arbitro: Guida
Reti: 20′ pt Menez, 25′ pt Romagnoli, 39′ pt Menez, 35′ aut. Sabato, 45′ st Balotelli
Ammonito: Loviso
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Fonte: Repubblica