Lazio-Sassuolo 0-2, Berardi e Defrel affondano i biancocelesti
ROMA – In un Olimpico deserto e annacquato, la Lazio mostra il suo volto peggiore, quello tipico del campionato. Ne approfitta un Sassuolo non straordinario ma ordinato, che sembra aver dimenticato il momento difficile vissuto a inizio girone di ritorno e che infila la seconda vittoria consecutiva dopo un periodo di magra. Se risulta complesso abbozzare un’analisi tattica di un primo tempo nel quale giocare il pallone rasoterra assumeva i contorni dell’impresa, nella ripresa è emersa tutta la differenza tra una formazione solida e una che da troppo tempo vive solamente di lampi episodici delle sue stelle o presunte tali.
SQUILIBRIO ENORME – Mentre in Europa la squadra continua a marciare, in campionato la Lazio è alla quinta partita senza segnare nelle ultime sei uscite. Il tutto mentre la difesa riprende a manifestare lacune spaventose, con un Mauricio dannoso e un Bisevac che si sta via via adeguando al livello generale. Un problema che diventa insostenibile se davanti c’è un tridente con le idee chiarissime, in cui Defrel sta gradualmente riprendendo confidenza con il gol, ispirato sapientemente dal solito Sansone, giocatore magari non troppo appariscente ma di grande qualità. Senza dimenticare Berardi, a segno dal dischetto – come nel match d’andata – in una serata che lo ha visto andare vicinissimo alla doppietta. Un successo pesantissimo per il Sassuolo, che ora proverà a tornare in corsa per l’Europa ospitando il Milan al Mapei Stadium nel prossimo turno: in caso di vittoria, i neroverdi andrebbero a sole tre lunghezze dal Diavolo.
PRIMO TEMPO NEL PANTANO – L’Olimpico, che pure dispone di uno dei terreni con il miglior drenaggio d’Europa, fatica a contenere il temporale che si abbatte sulla città: nel primo tempo dominano le pozzanghere, che in un paio di occasioni – citofonare a Candreva e Berardi – si rivelano più utili di qualsiasi difensore. La sensazione è che la Lazio abbia le idee più chiare in avvio, costringendo il Sassuolo a rincorrere e Magnanelli ad almeno tre falli da ammonizione: Damato ne punisce uno, il capitano neroverde passerà tutta la serata a danzare sul sottile filo del doppio giallo. Ma col passare dei minuti gli ospiti prendono il controllo del match, grazie alle sfuriate di Berardi. E’ sua la prima minaccia: fuga sulla destra, dopo aver dribblato un disorientato Parolo, e cross immediato. Berisha, tra i pali per il forfait di Marchetti, combina un mezzo disastro ma ringrazia Defrel, che arriva in leggero ritardo all’appuntamento con il tap-in sul secondo palo. Il finale di frazione si infiamma. Pallone in area proprio per Defrel, Mauricio decide di travolgerlo in scivolata. Rigore sacrosanto trasformato da Berardi, immediato sussulto Lazio dall’altra parte. Biglia al cross per Parolo, colpo di testa a lato di un soffio. Ma i due intermedi laziali, l’ex Parma e Milinkovic-Savic, sono in costante apnea contro Biondini e specialmente Duncan: sinistro secco dell’ex Samp, blocca Berisha.
DEFREL CHIUDE – Non pago dell’entrata scellerata da rigore, Mauricio trova ulteriori modi per far borbottare i pochissimi laziali presenti. La prima “giocata” è indolore: squadra in proiezione offensiva, il difensore sceglie di calciare verso la porta da 45 metri circa, con esiti rivedibili. La seconda è un buco terrificante su un lancio lungo, che permette a Berardi di involarsi verso Berisha. L’attaccante difetta in freddezza, rinuncia al dribbling e calcia sul corpo del portiere, graziando il difensore ex Sporting. Pioli lancia Keita per Parolo, Mauricio è in tilt e si fa saltare da Defrel, che pesca Berardi in piena area. Tocco per Duncan, altro sinistro bloccato da Berisha. La Lazio ha un lampo, lancio lungo per Keita che anticipa Consigli in uscita, il portiere respinge con il piede e sul pallone si fionda Klose, murato provvidenzialmente da Acerbi. E’ un’illusione, perché a Mauricio si unisce Bisevac. Disimpegno a servire direttamente Sansone che imbuca per Defrel, sinistro sotto la traversa e pratica in archivio. La passerella conclusiva è per Consigli, bravissimo su un colpo di testa di Klose prima e su Djordjevic poi. I pochi presenti intonano qualche coro contro Lotito e si avviano verso l’uscita in anticipo, mentre il Sassuolo si ritrova e prova ad alimentare il suo finale di stagione.
LAZIO-SASSUOLO 0-2 (0-1)
Lazio (4-3-3): Berisha 6; Konko 6, Bisevac 5, Mauricio 4, Lulic 5.5; Milinkovic-Savic 5, Biglia 6, Parolo 5 (18′ st Keita 5.5); Candreva 5, Klose 5 (31′ st Djordjevic sv), Anderson 5 (31′ st Mauri sv). (Guerrieri, Braafheid, Hoedt, Patric, Cataldi, Morrison, Kishna). All.: Pioli
Sassuolo (4-3-3): Consigli 6.5; Vrsaljko 6, Cannavaro 6, Acerbi 7, Peluso 6; Biondini 6 (41′ st Pellegrini sv), Magnanelli 5.5, Duncan 7; Berardi 6.5, Defrel 7 (37′ st Trotta sv), Sansone 6.5 (31′ st Politano sv). (Pegolo, Pomini, Antei, Gazzola, Longhi, Terranova, Broh, Falcinelli). All.: Di Francesco
Arbitro: Damato
Reti: 41′ pt rig. Berardi, 22′ st Defrel
Ammoniti: Mauricio, Consigli, Magnanelli
Recupero: 1′ e 3′
serie A
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Fonte: Repubblica