Milan, Mihajlovic: “Con Berlusconi un rapporto schietto, da uomini”

Sinisa Mihajlovic (lapresse) MILANO – La sconfitta dell’Inter allo Juventus Stadium riapre il discorso Europa in casa Milan. I rossoneri ora sono a un solo punto dal quinto posto dei nerazzurri e se il Napoli dovesse batte la Fiorentina, allora anche il terzo posto sarà più vicino rispetto a una settimana fa. Sinisa Mihajlovic, ospite in studio alla ‘Domenica Sportiva’ su RaiDue, si gode il buon momento di forma dei suoi e i complimenti di Silvio Berlusconi. “Con il presidente ho un buon rapporto, schietto, da uomini. Provo per lui ammirazione e affetto, è la storia del Milan mentre io sono qui da un anno. Qualche volta ci troviamo in disaccordo sulle scelte, ma è rispettoso del mio lavoro. Ogni tanto mi dà dei suggerimenti, anche giusti, ma mi ha sempre dato libertà di scelta. Entrambi abbiamo l’obbligo e la voglia di far raggiungere alla società gli obiettivi che si è prefissata. E poi per me è motivo d’orgoglio e di grande soddisfazione mangiare con lui, anche a casa sua, e parlare di calcio e politica”.

IN DEBITO CON BERLUSCONI E GALLIANI – “Speravo di metterci meno tempo nel dare un’anima alla squadra, l’importante però è esserci arrivato e aver rimesso le cose a posto – spiega ancora Sinisa -. Il Milan ed io ci siamo scelti insieme, per fare queste scelte bisogna essere d’accordo tutti e due. Ho avuto altre proposte ma quando è arrivato il Milan le ho messe tutte da parte. Ringrazierò tutta la vita Berlusconi e Galliani per avermi dato la possibilità di allenare una grande squadra: sapevo quello a cui andavo incontro ma sono sempre rimasto fiducioso. Il mio passato con l’Inter? Ho subito detto che non avrei potuto trasmettere la vera passione del milanista, ma il rispetto di chi giocava contro il Milan”. Nessuna paura di essere esonerato. “Non mi fascio mai la testa prima di romperla, come dice Trapattoni ci sono tecnici esonerati e tecnici che saranno esonerati”.

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MANCINI UN AMICO – Detto che potrebbe riproporre il 4-3-1-2 (“Non sono mai stato fissato coi moduli, è giusto mettere i giocatori nelle migliori condizioni e questa potrebbe essere una soluzione quando ritornerà Menez e saremo al completo”), Mihajlovic ricorda Boskov come “un secondo padre” e ammette di dovere tanto a Mancini: “è stato fondamentale per la mia carriera, mi ha voluto alla Samp, alla Lazio e all’Inter, non finirò mai di ringraziarlo per quanto fatto per me. Sono contento di aver vissuto con lui cose belle e brutte. Mi spiace si sia arrabbiato per qualche mia battuta, ma ci siamo chiariti, è un grande allenatore e saprà tirare fuori le soluzioni giuste”.

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Fonte: Repubblica