Inter, Eder: ”Il gol arriverà, coraggio e sacrificio per battere la Juve”
Eder (agf) MILANO – Avrebbe dovuto essere la partitissima scudetto. Invece in poche settimane, complice il crollo in classifica dell’Inter, il derby d’Italia è tornato a essere quello degli ultimi anni: Juventus in testa, nerazzurri costretti a inseguire a una certa distanza dai bianconeri. Tra i giocatori di Mancini, uno più degli altri avrà voglia di mettersi in mostra domani sera allo Stadium: Eder, il rinforzo più prezioso del mercato di gennaio, ancora a secco da quando ha lasciato la Sampdoria (è in lotta per una maglia da titolare con Palacio e Perisic). L’italo-brasiliano però non sembra divorato dalla frenesia: aspetta il primo gol interista con la pazienza di chi ha scalato il grande calcio a poco a poco, arrivando in una “grande” a quasi 30 anni dopo tanta gavetta tra Brescia, Empoli, Cesena, Frosinone e Sampdoria.
Eder, si aspettava di fare così fatica nelle prime uscite interiste?
“Cambiare a gennaio è difficile. Lo sapevo. E’ tutto nuovo: ambiente, compagni, modo di allenarsi e giocare. Ma non penso di avere fatto così male finora, tranne che a Firenze. Molto dipende dai risultati: se sono negativi, tutto viene descritto a tinte fosche. Nella passata stagione alla Sampdoria non ho segnato per 11 partite di fila, ma la squadra andava bene. Così nessuno diceva niente. Comunque davanti a me in classifica marcatori ci sono solo Higuain, Dybala e Bacca”.
Il gol le manca?
“Non sono un attaccante che sta fermo tutta la partita aspettando solo di segnare. Il mio gioco è diverso. C’è troppa fretta nel giudicare gli attaccanti. Prendete Higuain: non segna da 4 partite e sembra che sia già in crisi. Ma se è in crisi uno come Higuain, è un casino… Per questo motivo cerco di isolarmi dalle voci. Meglio non farsi influenzare”.
Però avrà sentito che Ronaldo le ha fatto i complimenti dopo la partita con la Sampdoria?
“Mi hanno avvisato alcuni amici. Il mio idolo da bambino. Bellissimo sapere che aveva apprezzato la mia prestazione. Chi capisce di calcio analizza tante cose, non solo il gol. Mi ricordo ancora un dribbling a elastico di Ronaldo su Nesta. Magnifico”.
Cosa serve all’Inter per battere la Juventus fuori casa?
“Coraggio e sacrificio. Non penso che sia un vantaggio affrontarli dopo la partita col Bayern. Non cambia niente. La Juventus è abituata a queste sfide. Toglierei Buffon e Barzagli. Senza loro due sarebbe più facile segnare il mio 3° gol ai bianconeri dopo quelli fatti con Brescia e Sampdoria”.
L’Inter ha ancora ambizioni Champions?
“Certo, siamo ancora in lotta per il 3° posto. E’ l’obiettivo della società. Fino a quando la matematica ce lo permette dobbiamo lottare. Basta un minimo per riaccendere tutto”.
In estate ritroverà il suo ex compagno Soriano all’Inter?
“E’ un amico e un centrocampista moderno. Se arriverà, sarà un grande acquisto. E’ cresciuto tanto nella scorsa stagione con Mihajlovic. Ho detto spesso a Roberto che doveva dare di più in allenamento perché ha una grande qualità. Sarebbe stata un peccato sprecarla”.
Andrà agli Europei?
“Il mister Conte mi ha chiamato qualche volta, ci spero”.
serie A
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- Eder
Fonte: Repubblica