“ESONERO SCELTA MATEMATICA” – Iachini, Ballardini, Viviani, Schelotto, Bosi e nuovamente Iachini. Zamparini si conferma presidente mangiallenatori: “Quando l’ho esonerato in 8 partite aveva fatto sei sconfitte, una vittoria e un pareggio – dice il patron tornando sulla scelta di sollevare l’allenatore marchigiano -. Con il Chievo ha vinto con grandissima fortuna e ho preso una decisione in base alla matematica. Faccio l’imprenditore e l’impresa si giudica anche in base alla matematica, quando prendo le decisioni le vado a ponderare”. Domenica arriva il Bologna, la cui scelta di puntare su Donadoni è risultata vincente: “Non è una partita fondamentale ma importante – continua Zamparini – Donadoni ha preso una squadra disfatta e l’ha ricostruita con gli stessi uomini, quello che mi auguro faccia Iachini”. Una tiratina d’orecchie però proprio non riesce a risparmiarsela: “Ho speso 5 milioni per Balogh. Non riesco a capire perché non giochi, perché Iachini domenica non lo abbia messo dentro quando perdevamo 4-0, volevo vederlo anch’io, ha fatto il titolare per un anno e mezzo nella serie A ungherese e probabilmente andrà agli Europei. Io non faccio l’allenatore e non penso di farlo, conosco bene il calcio e parlo con tranquillità con l’allenatore”.
FRECCIATA A SCHELOTTO – Prima di Iachini, Zamparini aveva puntato forte su Guillermo Barros Schelotto, che però ha dato l’addio a causa del lungo iter burocratico per ottenere il pass per allenare in Italia. Il presidente rosanero si toglie un sassolino dalla scarpa: “Mi sono arrabbiato con Lemic e Mijatovic perché pensavo fossero artefici dell’allontanamento di Schelotto ma in realtà erano anche loro vittime. Schelotto è andato via perché gli erano arrivate voci dall’Argentina che lo volevano al Boca ma la domenica dopo loro hanno vinto e lui è rimasto senza panchina. Per me e’ stato un danno incalcolabile”. Nessuna polemica invece con Gilardino dopo che alcune sue dichiarazioni (“non è adatto al nostro club”) sono state mal riportate: “L’ho preso perché lo ritengo un campione, ma un campione d’età, è un buon cognac, va centellinato non va bevuto a sorsi. Alle volte si cerca di fare titoli eclatanti”.
“VENDO A CHI MI DARA’ GARANZIE” – Capitolo societario. Zamparini conferma l’intenzione di cedere la società, ma i nuovi proprietari dovranno presentare con le idee chiare: “Sono in contatto con alcune organizzazioni ed agenzie che curano azioni di questo tipo. Ho già detto che chi prenderà il Palermo lo può pagare anche in dieci anni, ma l’importante è che presenti un progetto per fare il bene della squadra e della società. Oltre che per realizzare lo stadio ed il centro sportivo. Per fortuna chi si sta interessando è di grande livello, altrimenti non si avvicinerebbero al calcio. L’Italia può essere un terreno di sbarco per loro, anche se è molto difficile perché hanno paura del ‘sistema Italia’, non del Palermo o di Zamparini”. Dal canto suo, il presidente ha la coscienza pulita: “Io nel Palermo ho messo dentro 100 milioni. Ho invitato la stampa a venirmi a trovare in amministrazione, per visionare i bilanci, per vedere riga per riga dove sono andati a finire i soldi. Io sono trasparente, sono certi giornali a non esserlo evidentemente. Qualcuno ha pensato che io abbia potuto intascare quaranta milioni per la vendita di Dybala… quando mai? Li ha incassati il Palermo, altrimenti non sarebbe riuscito ad iscriversi al campionato. Ho fatto tutto questo per passione, non per altro”.
VAZQUEZ AL MILAN: “E’ UN’IPOTESI” – In settimana c’è stato un incontro a pranzo tra Zamparini e Silvio Berlusconi. Il presidente rosanero nega però si sia affrontanto l’argomento mercato: “Abbiamo parlato di lavoro. Di calcio e trasferimenti di calciatori, invece, se ne occupa Galliani. Vazquez non so dove andrà, sono ipotesi ormai e il calcio non è fatto di ipotesi”. Infine Zamparini torna sulla vicenda del centro sportivo di Carini. Ieri il consigliere comunale carinese Luca Senapa aveva puntato il dito contro la società rosanero manifestando tutta la sua delusione per l’inerzia. “Ho parlato adesso con i miei avvocati – spiega il presidente – Prima di fare la delibera per il permesso, hanno portato la tassa dall’1% al 5,5%, dunque mi ritrovo a dover pagare oltre due milioni più il costo del terreno invece di quattrocento mila euro. Ma che se lo tengano loro il terreno”.
Palermo calcio
- Protagonisti:
- maurizio zamparini
Fonte: Repubblica