PIANETA CALCIO

Thohir: “Non vendo l’Inter ma cedo quote”. Poi l’incontro per San Siro

Una giornata durissima. Prima la smentita ad alcune indiscrezioni che vorrebbero vicina una cessione della società, poi il consiglio di amministrazione e, infine, l’incontro a casa Milan per discutere dello Stadio. Il presidente dell’Inter Erick Thohir accompagnato dal Ceo Michael Bolingbroke, ha incontrato l’amministratore delegato rossonero Barbara Berlusconi. Sul tavolo il futuro della convivenza tra i due club a San Siro e le ipotesi di intervento per migliorare l’impianto nei prossimi anni.

“Nessuna cessione” – “Non siamo in vendita. E’ stato detto il contrario ma non so perché. Cedere quote è una possibilità, ma non è quello che stiamo cercando. Vogliamo un partner commerciale in Asia, soprattutto in Cina. Molti club lo fanno, anche in Inghilterra come il Manchester City…”, aveva spiegato lo stesso Thohir ai giornalisti dopo il cda del club nerazzurro. “Se qualcuno vuole il 5 per cento ok – ha aggiunto – ma al momento non ho un nome. Se lo avete voi, beh comunicatemelo. Moratti dice che non vuole vendere, siamo partner e c’è un’alchimia perfetta”.

“Rischio che ci superino sullo Stadio” – “Con ulteriori ritardi sul restyling di San Siro c’è il rischio che altri club, come la Roma, ci superino. La Juventus ha raggiunto 40 milioni di euro di ricavi dalla vendita dei biglietti. E’ la strada da seguire”, ha aggiunto il numero uno del club nerazzurro. “Per i primi due anni – è l’idea del ceo dell’Inter Bolingbroke – il Milan era orientato sullo stadio di proprietà al Portello e noi abbiamo lavorato pensando a gestire San Siro da soli. Abbiamo creato un progetto per il restyling, poi il Milan ha cambiato idea. Ci ha chiesto di vedere il progetto e l’abbiamo condiviso. In questo importante meeting capiremo le loro intenzioni. Sarebbe positivo lavorare insieme”.

“Non è vero che non capisco di calcio” – Erick Thohir ha poi risposto a chi gli rimprovera la lontananza dalla squadra: “Io sono sempre presente. Ho fatto anche gli auguri di buon compleanno a Kondogbia”, ha spiegato prima di parlare della sua conoscenza del campionato: “Dicono che non capisco di calcio – ha aggiunto – ma non è vero. Ho dovuto imparare a conoscere la Serie A. Al campionato italiano manca appeal, all’estero si parla bene di Liga e Bundesliga ma meno della Serie A”.
 

“Bilancio difficilmente in linea” – “L’obiettivo del Financial Fair Play è arrivare a -30 milioni di euro nel bilancio di quest’anno e al pareggio l’anno prossimo, quando potremmo essere fuori dal tunnel. Il nostro bilancio difficilmente sarà in linea. Dal punto di vista dell’Uefa e del Financial Fair Play le cose sono complicate. Ogni club ha il suo calendario e loro ci aiutano”, ha proseguito Thohir. “Se per esempio dovessimo ricevere meno soldi dai diritti tv – ha spiegato Thohir – la Uefa ci aiuterebbe senza prevedere sanzioni, il loro ruolo non è sanzionare ma fare in modo che arrivi il pareggio di bilancio per evitare il fallimento delle società. Ci arriveremo sicuramente vicini, non è facile. Non tutte le spese a bilancio vanno considerate in funzione del Financial Fair Play. Noi valutiamo diversamente il bilancio dalle richieste della Uefa che, per esempio, sconta a nostro favore tutto ciò che viene speso per gli Inter Campus, la Primavera o il canone di San Siro”.

Fonte: SkySport

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