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Giovanni Trapattoni: “Il Napoli vive un momento delicato, ma è in grado di puntare in alto ed arrivare dove merita”

Trapattoni2A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Trapattoni, allenatore

“Il Napoli ha un gioco bellissimo e nessuno lo può negare anche perché riesce a a creare sempre occasioni da gol, ma se poi non la butti dentro è inevitabile ricevere delle critiche, questo è il gioco del calcio.

Nella mia lunga carriera, mi sono reso conto che nonostante i giudizi dei giornali, è importante andare a cercare sempre il risultato e non sempre questo riflette lo spettacolo. Talvolta ci sono errori e situazioni tattiche che non sempre riescono a darti ciò che per tre mesi di fila ti hanno dato per cui si può pensare di cambiare qualcosa. A febbraio in genere si paga un po’ il dispendio psicofisico degli sforzi precedenti. Ammiro Sarri e il Napoli perché questa squadra gioca davvero bene, ma credo che quando le solite cose non riescono più, è necessario cercare altre strategie. Poi, c’è anche un aspetto psicologico insito nel calciatore che quando deve andare a recuperare il pallone è colpito da nervosismo, si tratta di un atteggiamento mentale diverso.

Il Napoli vive un momento delicato, ma è in grado di puntare in alto ed arrivare dove merita. Non so se il Napoli abbia perso intensità, Sarri ha la squadra sotto mano e saprà come stuzzicare al meglio sul piano psicologico la squadra. Adesso va schiacciato il tasto che riguarda l’orgoglio di ogni singolo calciatore. A Torino in alcune sequenze il Napoli mi è piaciuto, magari soffrirà ancora qualche altra domenica, ma il campionato entra adesso nel vivo e c’è tempo per raggiungere la meta.

Il campionato è ancora aperto nonostante il risultato dello scontro diretto allo Stadium, soprattutto se il Napoli non farà vittimismo. A calcio si gioca 11 contro 11 e chi le ha più sode, vincerà. Serva una spinta psicologica anche da parte dell’ambiente.

Non voglio togliere merito a Sarri di pensare, ma la prossima partita è sempre quella che conta di più e guai a far riposare uno calciatore pensando di preservarlo perché quando si fa risultato la squadra ritrova entusiasmo in poco tempo”.

Il presente comunicato è stato inviato da Crc. Si declina ogni responsabilità dal contenuto dello stesso

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