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ADV NON PRESENTE: “DOVEVA RIFLETTERE” – Semmai lasciano spazio a dubbi e diverse interpretazioni quelle dichiarazioni a fine partita del presidente esecutivo Mario Cognigni. Che ha risposto così sull’assenza di Andrea Della Valle ieri sera: “Andrea vive di emozioni e sacrifici e il clima intorno alla società fa poco piacere. Ha deciso di rimanere fuori e di riflettere”. E pensare che proprio alla vigilia della sfida coi nerazzurri rimbalzavano le voci di una società in cerca di soci e acquirenti, soprattutto in Cina. Cognigni però non ci sta: “Ho sentito le voci ma smentisco tutto in assoluto. La famiglia Della Valle fin quando rimarrà a Firenze darà il massimo impegno”. Peccato però per quell’assenza pesante, in una gara così delicata e importante per il futuro della Fiorentina. E peccato anche per quel rosso a Mauro Zarate nei minuti di recupero: “Peccato – ammette l’attaccante (ex della gara) su twitter – ma quando ricevi due pugni da due giocatori è difficile restare tranquillo. Ovviamente non devo reagire neanche in queste situazioni”. Già. Una sfida giocata sui nervi fin dall’inizio, sotto la direzione di Mazzoleni che ha scontentato un po’ tutti. E che ha fatto calare l’Inter in silenzio stampa.
LA VOGLIA DI CREDERCI – Dovrà essere abile Sousa a raccogliere il massimo da questa vittoria e a lasciarsi alle spalle le scorie in eccesso. Poco tempo per ragionare, giovedì arriva al Franchi il Tottenham secondo in Premier e capace di vincere in trasferta col City per 2-1, balzando a ridosso del Leicester di Ranieri. Si giocherà l’andata dei sedicesimi d’Europa League e sarà tutta un’altra storia. Una stagione fa i viola di Montella riuscirono a eliminare gli inglesi nel doppio confronto. Sousa spera di poter ripetere quell’impresa. Tiene a entrambe le competizioni. E’ una questione di cultura della vittoria per dirla con le parole del tecnico lusitano: ovvero, quando una vittoria tira l’altra. Affermazioni come quella di ieri possono ricompattare l’ambiente, obiettivo primario dell’allenatore. Che punta da sempre sull’unità tra proprietà, squadra e tifoseria. Basterebbe così poco. In fondo la Fiorentina, tra le formazioni in lotta per il terzo posto, è l’unica non costruita per quell’obiettivo (parole di Sousa). Dunque ha poco da perdere e moltissimo da guadagnare. E così rendere la sua stagione, fin qui straordinaria, davvero memorabile. Perché non crederci? Perché non provarci fino all’ultimo? Già, perché?
Fiorentina
- Protagonisti:
- paulo sousa
- andrea della valle
Fonte: Repubblica