LE ALTRE DI A

Gioco e vittoria, è tornata la Fiorentina. Ma l’assenza di Della Valle fa rumore

Gioco e vittoria, è tornata la Fiorentina. Ma l'assenza di Della Valle fa rumoreLa gioia dei giocatori della Fiorentina dopo la vittoria contro l’Inter (ansa) FIRENZE – L’urlo di gioia del Franchi è assordante. Siamo al 91′ Babacar ha appena segnato una delle reti più pesanti e decisive della sua carriera. In quella zampata c’è tutto: la voglia di crederci fino all’ultimo istante, una gara ribaltata con cuore e un pizzico di fortuna che non guasta mai. E il riscatto di un giocatore entrato soltanto pochi minuti prima, bravo e abile a cogliere un’occasione irripetibile. Così la Fiorentina batte per la quarta volta consecutiva l’Inter, un record che non si ripeteva da 72 anni (era il 41′-42′), e stacca i nerazzurri in classifica a +4 respingendo anche l’assalto della Roma e la progressione del Milan alle spalle. Come dire: se la gara di Firenze doveva rappresentare uno spareggio per restare in corsa a un piazzamento Champions, la Fiorentina l’ha vinto con tutte le sue armi. Il gioco, prima di tutto. Tornato a tratti divertente e imprevedibile specie in fase offensiva. La rabbia di una squadra che vuole rimanere esterna a tutto ciò che sta accadendo dentro e intorno alla proprietà. E il cuore, che ha spinto Zarate alla conclusione e Babacar alla ribattuta sulla respinta di Handanovic. Tutto il resto è affidato a Sousa: “Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi – ha dichiarato a fine gara – vincere in extremis vuol dire che ci credono fino in fondo”. Il loro sogno si chiama Champions e la strada è ancora lunga. Perché la Roma è tornata a brillare sotto la gestione Spalletti e perché il Milan ci proverà fino all’ultima giornata. Ma la Fiorentina c’è. E non ha intenzione di fermarsi proprio adesso. 

GUARDA I GOL DI FIORENTINA-INTER
 
ADV NON PRESENTE: “DOVEVA RIFLETTERE” – Semmai lasciano spazio a dubbi e diverse interpretazioni quelle dichiarazioni a fine partita del presidente esecutivo Mario Cognigni. Che ha risposto così sull’assenza di Andrea Della Valle ieri sera: “Andrea vive di emozioni e sacrifici e il clima intorno alla società fa poco piacere. Ha deciso di rimanere fuori e di riflettere”. E pensare che proprio alla vigilia della sfida coi nerazzurri rimbalzavano le voci di una società in cerca di soci e acquirenti, soprattutto in Cina. Cognigni però non ci sta: “Ho sentito le voci ma smentisco tutto in assoluto. La famiglia Della Valle fin quando rimarrà a Firenze darà il massimo impegno”. Peccato però per quell’assenza pesante, in una gara così delicata e importante per il futuro della Fiorentina. E peccato anche per quel rosso a Mauro Zarate nei minuti di recupero: “Peccato – ammette l’attaccante (ex della gara) su twitter – ma quando ricevi due pugni da due giocatori è difficile restare tranquillo. Ovviamente non devo reagire neanche in queste situazioni”. Già. Una sfida giocata sui nervi fin dall’inizio, sotto la direzione di Mazzoleni che ha scontentato un po’ tutti. E che ha fatto calare l’Inter in silenzio stampa. 

LA VOGLIA DI CREDERCI – Dovrà essere abile Sousa a raccogliere il massimo da questa vittoria e a lasciarsi alle spalle le scorie in eccesso. Poco tempo per ragionare, giovedì arriva al Franchi il Tottenham secondo in Premier e capace di vincere in trasferta col City per 2-1, balzando a ridosso del Leicester di Ranieri. Si giocherà l’andata dei sedicesimi d’Europa League e sarà tutta un’altra storia. Una stagione fa i viola di Montella riuscirono a eliminare gli inglesi nel doppio confronto. Sousa spera di poter ripetere quell’impresa. Tiene a entrambe le competizioni. E’ una questione di cultura della vittoria per dirla con le parole del tecnico lusitano: ovvero, quando una vittoria tira l’altra. Affermazioni come quella di ieri possono ricompattare l’ambiente, obiettivo primario dell’allenatore. Che punta da sempre sull’unità tra proprietà, squadra e tifoseria. Basterebbe così poco. In fondo la Fiorentina, tra le formazioni in lotta per il terzo posto, è l’unica non costruita per quell’obiettivo (parole di Sousa). Dunque ha poco da perdere e moltissimo da guadagnare. E così rendere la sua stagione, fin qui straordinaria, davvero memorabile. Perché non crederci? Perché non provarci fino all’ultimo? Già, perché? 
Fiorentina

serie A
Protagonisti:
paulo sousa
andrea della valle

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui