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Juventus-Napoli: la punizione impossibile di Maradona

io San Paolo, 3 novembre 1985: si gioca Napoli-Juventus, al minuto 72 il punteggio è fermo sullo 0-0 e gli azzurri usufruiscono di un calcio di punizione dall’interno dell’area. Sulla sfera Eraldo Pecci e Diego Armando Maradona, ciò che sarebbe accaduto pochi secondi dopo è storia.

“Passamela”, “Como fai a farla passare?”, “Dammela”, “Ma non può filtrare da qui”,“Dammela!”. E’ il breve dialogo tra avvenuto tra i due al momento di scegliere come sfruttare la palla inattiva. Pecci ‘sottovaluta’ l’argentino, che invece insiste per farsi toccare il pallone e calciare in porta.

Diego discute circa un minuto con l’arbitro Redini di Pisa: “Non c’è distanza, guarda! Non c’è distanza”. La barriera bianconera rosicchia a piccoli passi qualche metro, il direttore di gara non dice nulla. Ma nessun problema.

Pecci non vede possibilità di far filtrare la sfera tra le maglie bianconere, il terreno di gioco è reso pesante dalla pioggia e di conseguenza poterla alzare non è semplice. Maradona indica col dito verso la porta, si fa appoggiare la palla dal compagno e disegna un tiro a scendere che si infila sul palo alla sinistra del numero uno piemontese Stefano Tacconi.

Il catino di Fuorigrotta viene giù, ‘El Pibe de Oro’ corre verso la bandierina sfogando tutta la sua gioia per la prodezza appena compiuta e viene travolto dall’entusiasmo di raccattapalle e fotografi presenti a bordo campo.

Era la nona giornata di campionato, nelle precedenti 8 la Juve aveva sempre vinto e al San Paolo conobbe la sua prima battuta d’arresto. Al termine della stagione i partenopei giunsero terzi, facendo le prove generali per uno Scudetto che sarebbe arrivato l’anno successivo. Grazie ad un Maradona d’altri tempi.

A fine match, avvolto dall’accappatoio nella ‘pancia’ dello stadio, intervistato da Giampiero Galeazzi l’argentino commentò così la magica punizione che mandò al tappeto ‘Madama’: “Il goal è di colore azzurro ed è per tutta la gente di Napoli. Solo chi vive qui può sapere cosa sente la gente durante la settimana, se lo meritano”. All’ombra del Vesuvio, ancora ringraziano.

goal.com

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