MATRI ALLO SCADERE – La Lazio non riesce a sfondare anche perché il Verona concede poco e attua molto bene la tattica del fuorigioco. Tanti gli angoli concessi ai padroni di casa, ma davvero mal sfruttati. Al 37’ Cataldi ci prova da fuori ma Gollini è bravo a respingere. Il vantaggio della Lazio arriva proprio all’ultimo secondo di primo tempo ed è abbastanza casuale: Cataldi lotta su un pallone e poi lo serve rasoterra in area verso Matri. L’ex juventino è molto defilato, rincorre la palla e poi la colpisce col sinistro facendola passare sotto le gambe del suo marcatore, Pisano. Ne viene fuori un diagonale che beffa Gollini, uscito male, sul secondo palo.
MAURI E FELIPE ANDERSON A SEGNO – La Lazio che comincia il secondo tempo ha un piglio diverso, finalmente gioca in modo fluido e attacca con continuità. Felipe Anderson dopo pochi secondi si beve il povero Fares e crossa pericolosamente in area dove però Matri è in ritardo. Al 5’ ecco il raddoppio: palla sul fondo sinistro per Cataldi che è bravissimo a rimetterla in area dove Mauri controlla e infila Gollini. Delneri a questo punto inserisce Gilberto e Romulo al posto di Fares e Jankovic. Al quarto d’ora brivido in area biancoceleste: Wszolek mette palla nell’area piccola dove Hoedt devia goffamente sulla sua traversa. Al 24’ siamo 3-0: Felipe Anderson difende la sfera da terra al limite, palla quindi a Biglia che serve in area a sinistra Matri che poi assiste ancora il brasiliano: gol a porta vuota. Irregolare però la posizione di Matri.
QUASI RIMONTA PER IL VERONA – Il Verona ha un moto di orgoglio e al 27’ accorcia grazie a una gran punizione di Greco che non lascia scampo a Marchetti. Intanto Pisano salva su Cataldi, quindi nel Verona entra Juanito Gomez per Pazzini, mentre nella Lazio Keita rileva Mauri. La rete scaligera sembra un fuoco di paglia, ma al 34’ ne arriva un’altra: cross alto dalla sinistra di Wszolek e in spaccata Toni devia in rete beffando Hoedt e Mauricio.
KEITA E CANDREVA PER LA MANITA – Sul 3-2 la Lazio si risveglia e riparte. Pasticcio tra Greco e Romulo, Klose, subentrato a Matri, scappa sulla destra, penetra in area e poi serve Keita che gira in gol il 4-2. Lo stesso Klose potrebbe segnare ma il suo destro con la punta da ottima posizione termina sul fondo. Nel finale Gilberto atterra in area di rigore Lulic per un netto calcio di rigore. Sul dischetto ci va Candreva, entrato da pochi minuti: Gollini intuisce ma non ci arriva. Finisce con la manita capitolina, un 5-2 che serve come stimolo per provare a uscire dalla crisi. Il Verona si ferma e vede sempre più vicina la Serie B.
Lazio-Verona 5-2 (1-0)
Lazio (4-3-3): Marchetti 6, Konko 6, Mauricio 5,5, Hoedt 5,5 Lulic 6, Milinkovic-Savic 6, Biglia 6,5, Cataldi 6,5, Felipe Anderson 6,5 (39′ st Candreva 6), Matri 6,5 (35′ st Klose 6,5), Mauri 6,5 (28′ st Keita 6,5) (99 Berisha, 55 Guerrieri, 5 Braafheid, 4 Patricio, 7 Morrison, 23 Onazi, 88 Kishna, 9 Djordjevic). All.: Pioli 6,5.
Verona (4-4-2): Gollini 5, Pisano 5, Moras 5, Helander 5,5, Fares 4,5 (6′ st Romulo 5), Wzsolek 6, Greco 5,5, Ionita 5,5, Jankovic 5 (6′ st Gilberto 5), Pazzini 5,5 (25′ st Gomez 5,5), Toni 6 (37 Coppola, 88 Marcone, 22 Bianchetti, 4 Samir, 97 Checchin, 14 Furman, 28 Emanuelson). All.: Delneri 5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Reti: nel pt, 45′ Matri; nel st 5′ Mauri, 24′ Felipe Anderson, 27′ Greco, 34′ st Toni, 37′ st Keita, 45′ st Candreva (rig.).
Angoli: 9 a 3 per la Lazio.
Recupero: 0′ e 3′.
Ammonito: Mauricio per gioco falloso.
Spettatori: 2mila circa.
Fonte: Repubblica