Caso Koulibaly, l’arbitro Irrati: “Pioli? L’arbitro sono io, non lui…”
Elogiato da tutti per la sospensione di Lazio-Napoli a causa dei “buu” razzisti della tifoseria biancoceleste nei confronti di Koulibaly, l’arbitro Massimiliano Irrati di Pistoia quasi si stupisce per la tanta attenzione ricevuta. Per lui, la sua decisione è stata semplicemente normale. “Mi fa piacere che i complimenti vengano per una causa buona, perché è giunto il momento di stroncare in modo deciso certi atteggiamenti – dice il fischietto toscano in occasione dell’incontro tra arbitri, allenatori e capitani, in corso di svolgimento allo stadio Olimpico di Roma -. Io ho dato il mio contributo in questa direzione, ma ho fatto solo il mio dovere, come avrebbero fatto anche tutti gli altri arbitri”.
IMBARAZZO — Irrati, poi, ha ripercorso quei quasi quattro minuti di mercoledì scorso sul campo. “La situazione era davvero imbarazzante per tutte le persone che hanno una coscienza ed un animo buono: non si poteva andare avanti – prosegue -. Certo, mi è dispiaciuto tornare a sentire quei cori nei confronti di Koulibaly appena la partita è ricominciata, è stato imbarazzante. In ogni caso, la sospensione definitiva non sarebbe stata di mia competenza: ci sono discorsi di ordine pubblico di cui non posso essere a conoscenza”.
PUNTURE E ABBRACCI — Infine, l’arbitro di Pistoia tira le orecchie al tecnico della Lazio, Stefano Pioli, secondo il quale la sospensione non era necessaria. “L’arbitro lo faccio io, non lui: so io cosa il regolamento mi impone di fare”, taglia corto Irrati, prima di “abbracciare” virtualmente Koulibaly. “Mi ha fatto piacere che, dopo la partita, mi abbia ringraziato, dicendo che ero stato coraggioso”, conclude.
RIZZOLI — Presente all’incontro con i capitani e gli allenatori delle formazioni di serie A anche Nicola Rizzoli, candidato principale ad arbitrare la sfida scudetto tra Juventus e Napoli di sabato. “Vediamo, sono sfide che vanno preparate con largo anticipo – non si sbilancia -. Sono contento, comunque, che Montella abbia detto che sono l’arbitro ideale perché trasmetto tranquillità: questo il primo obiettivo di un arbitro”. Il fischietto bolognese, poi, torna anche sul clima teso tra tecnici e direttori di gara, dopo la denuncia di Mancini. “Non so se all’estero non si espellono gli allenatori – chiude lapidario -. So solo che in Champions League ci si rispetta a tal punto che non c’è bisogno di espellere”.
fonte – la gazzetta.it