LE ALTRE DI A

Frosinone-Bologna 1-0, i ciociari tornano a sperare

FROSINONE – Un rigore di Dionisi per fallo di Rossettini su Daniele Ciofani, regala a un quarto d’ora dalla fine tre punti di (flebile) speranza a un Frosinone intimidito da un Bologna in salute e dal recente ruolino di marcia. Al contrario, la squadra di Donadoni ferma la sua rincorsa in classifica e “sporca” l’attestato di specialista di vittorie in trasferta.  Una “mano” ai ciociari arriva dall’arbitro Gervasoni che si abbatte sull’ospite come un vero flagello: quattro ammoniti, un espulso per doppia ammonizione e un rigore… cattivissimi, questi giovani rossoblù! 

Parte subito forte la squadra di Stellone. I primi minuti sembrano precludere a un assedio, i gialloblù usano randello e corsa più che lucidità, Mirante, alla fine, limita decisamente i danni e anche i veri pericoli. Blanchard fa sussultare il Matusa ma nella lotta per la posizione sotto porta che lo vede vincitore su Rossettini usa mosse da wrestling. Inutile il colpo di testa ravvicinato comunque alto. E allora il Bologna, per la prima volta in robusto turnover – sabato arriva la Fiorentina – usa una carta che i tifosi felsinei difficilmente negli ultimi anni avevano pescato. Il jolly della tranquillità. La forza dei nervi distesi, diceva un antico slogan. Floccari giostra da centravanti a tutto campo, fornendo alla squadra equilibrio, intelligenza tattica, sostegno nel consentire al centrocampo di salire, in costruzione. Giro palla tutto sommato preciso, Taider è il solo a far sussultare i suoi tifosi e Donadoni: le occasioni capitano nell’area di Leali che toglie al giovane Ferrari la gioia del primo gol in serie A quando il terzino con licenza di attaccare chiede triangolo a Floccari e si ritrova proiettato alle soglie del Paradiso. Il portiere di scuola Juve si oppone in due tempi al destro ravvicinato. Un gol sbagliato, senza dubbio. Bologna tranquillo, Frosinone applicato, il più nervoso è Gervasoni: sei ammoniti in 45′, troppi per come si dipana la partita. 

Mirante deve allungarsi su un velenoso tiro di Tonev dal limite, la parata più difficile, e poi addomestica uno scorbutico tiraccio del solito Blanchard dalla lunga, una rasoiata invelenita dai palloni moderni. Il portiere ospite non trattiene e mette in angolo. Ancora occasioni, le squadre si allungano e il Frosinone – che ha perso subito Ajeti per un infortunio muscolare – mostra tutta la sua vulnerabilità, quella che ne fanno la difesa più perforata del campionato. Rizzo si presenta a sua volta in area, ma calcia da sinistra a destra un pallone che finisce addirittura in fallo laterale. E ancora Mounier ci prova con cocciutaggine ma la cosa più preziosa del suo match è un colpo di tacco ravvicinato che libera addirittura Diawara in posizione di centravanti, colpo così inatteso da sorprendere anche il guineano.  


Nella ripresa il Bologna limita la partenza forte dei padroni di casa che si affidano ancora a Tonev e alla sua propensione al tiro per provare a sorprendere Mirante. Il palleggio centrale, ordinato, della squadra emiliana intimorisce i padroni di casa. E allora Stellone inserisce Dionisi al posto di Chisbah, un rifinitore al posto di un centrocampista d’ordine. Un segnale. Donadoni però vuole vincere. Giaccherini riceve il testimone da Rizzo, ancora lontano dal suo standard migliore. La partita la fa il Bologna, il Frosinone non riesce mai a superare la Maginot al limite dell’area. Ci vuole una mano: quella di Oikonomou che tocca il pallone, attorno al ventesimo è passibile di cartellino per l’arbitro virgiliano. Il greco va a fare la doccia, Donadoni è costretto a richiamare Mounier per fare posto a M’Baye.

Ripristinata la linea difensiva a 4 (Ferrari centrale toglie – per eccessiva timidezza di M’Baye – un protagonista della manovra avanzata dei rossoblù) il Bologna continua ugualmente a menare la danza. Stellone vuole più personalità. Mette Crivello al posto di Pavlovic, per calciare in mezzo più palloni. Il match sembra tuttavia non schiodarsi dallo 0 a 0. Ci vuole un altro episodio. Proprio su un pallone conteso in mischia davanti a Mirante, al 31′, Rossettini in difetto di posizione  aggancia Daniele Ciofani, rigore e ammonizione. Il rossoblù grida al fuorigioco (che non c’è). Dionisi infila con Mirante vicinissimo al miracolo. Finale arrembante del Bologna, Brienza in nove minuti crea molte situazioni di affanno alla difesa laziale, non cambia l’inerzia del match. Tre punti di speranza per i gialloblù.  

FROSINONE: Leali 6.5 –  M. Ciofani 5.5, Ajeti sv. (11′ Russo 6), Blanchard 6, Pavlovic 6 (68′ Crivello 6) – Chisbah 5,5 (57′ Dionisi 6), Gori 6,5, Sammarco 6,5 – Soddimo 6, D. Ciofani 5,5, Tonev 6,5. All. Stellone
BOLOGNA: Mirante 6,5 – Ferrari 6,5, Oikonomou 5, Rossettini 5, Morleo 6 – Brighi 5,5, Diawara 6,5, Taider 5 (81′ Brienza 6,5) – Rizzo 6 (59′ Giaccherini 6), Floccari 6,5, Mounier 5,5 (68’M’Baye 5). All. Donadoni
ARBITRO: Gervasoni 5 di Mantova
RETI: 76′ Dionisi (rigore)
NOTE: ammoniti: Ferrari, Oikonomou, Taider, Diawara, Blanchard, Russo, Rossettini. Espulso per doppia ammonizione al  64′ Oikonomou. Recupero: 1′ e 4′. 

frosinone calcio

bologna fc
serie A
Protagonisti:

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui