Con lui anche Stefan Schwoch, autore di 22 reti nella promozione in A del 1999-2000: «Inutile dire che auguro a Higuain di arrivare subito a quota 22 e di segnare 40 gol per portare il Napoli in alto. Della mia esperienza in azzurro conservo un dolcissimo ricordo di tutto e in particolare dell’intera città di Napoli. Sono nato a Bolzano ma mi sento uomo del sud e partenopeo per sentimenti e mentalità. Mi ritengo fortunato di essere stato in questa piazza, giocare al San Paolo è stata un’emozione unica, festeggiare con i tifosi la promozione in A è stato stupendo, non oso immaginare cosa accadrebbe in caso di scudetto. Auguro ai tifosi, e agli attuali azzurri, di vincere il titolo: sarebbe una cosa irripetibile». Simpatico il siparietto finale tra i due. «Pino? – dice Schwoch – è stato un grandissimo portiere, nei 6 mesi in cui abbiamo giocato insieme era un punto di riferimento per tutti i nuovi ma in generale per lo spogliatoio». «Stefan? -di rimando Pino -, un bomber eccezionale. Gran parte del merito di quella promozione in A fu suo, il rapporto che ha creato con i napoletani è quasi unico, un feeling speciale, si è immerso con gioia nella nostra cultura».
La mostra prosegue ogni giorno con le foto, i cimeli e le maglie e con tanti ospiti: oggi ci sarà Alberto Savino, ex difensore azzurro, tra i pionieri dell’era De Laurentiis.
Lunedì, poi, grande attesa perchè ci sarà l’esposizione dello straordinario museo di Maradona della famiglia Vignati (www.saveriosilviovignati.it). La mostra celebrativa l'”Azzurro fa 90″, in corso sino al 4 febbraio presso “La Cartiera” di Pompei è un evento Dgs Sport&Cultura.
Taglialatela, Schwoch e Savino alla mostra “L’Azzurro fa 90” alla Cartiera, da lunedì i cimeli di Maradona
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