Fiorentina, Zarate: ”Qui per mettermi in gioco, non deluderò”
Mauro Zarate FIRENZE – Sorriso, voglia di riscatto e quella maturità che lo spinge a dire: “Ho fatto tanti errori in passato”. E’ Mauro Zarate, che torna in Italia per volontà della Fiorentina e di Paulo Sousa. Arriva dal West Ham a titolo definitivo per circa 2 mln di euro e un contratto fino a giugno 2018. “Sono maturato – dichiara l’argentino nel giorno della sua presentazione – ma non mi ha cambiato soltanto l’Inghilterra. Avere dei figli, ad esempio, ti spinge a crescere. Quando ero alla Lazio, quel periodo mi ha toccato tantissimo. E l’anno che ho giocato in Argentina mi ha aiutato per ritrovare fiducia e fare tanti gol. Essere qui in Italia per me vuol dire felicità e voglia di fare bene”.
Lo ribadisce più volte. Precisando anche la motivazione del suo addio al calcio inglese: “Sono molto contento adesso, perché questa è una grande opportunità in una grande squadra. Voglio dimostrare il giocatore che sono, per mettermi in gioco e fare nuovamente bene. In Inghilterra l’esperienza è stata bellissima, è tutto molto professionale però non mi trovavo bene col ruolo che avevo e così ho deciso di venire a Firenze e giocare dove sto meglio. Cioè come attaccante, una punta libera tra le linee. Senza avere un riferimento fisso, che è stato un problema fino ad adesso”. Ammette di aver già parlato con Sousa di questo. Non vuole dare punti di riferimento. No a schemi fissi, si alla libertà di spazio in attacco.
“BATISTUTA E HIGUAIN, CHE GIOCATORI…” – Contro il Torino i primi minuti in viola, a fine gara. “Qui è tutto bellissimo, dallo stadio al centro sportivo. Ho scelto di venire qui per gli obiettivi, tra scudetto e Champions, e per la voglia di riscatto e di dimostrare veramente chi sono. Voglio lottare per le prime tre posizioni e vedere se con un po’ di fortuna si può competere per lo scudetto, anche se Juve e Napoli stanno facendo benissimo”. E a chi non crede più nelle sue giocate, cosa vuol dire? “Niente, in certi casi è meglio non parlare e rispondere coi fatti. Come quando arrivai alla Lazio e non mi conosceva nessuno, poi vedremo chi avrà ragione”. Ma quali errori ha fatto in passato? “Tanti, il primo di questi è stato andare in Qatar quando ero troppo giovane. Poi ho recuperato velocemente, per fortuna”. E adesso è a Firenze, una città che conosce molto bene i giocatori argentini. Come Batistuta: “Gabriel per noi argentini è un punto di riferimento molto importante, anche per quello che ha fatto con la maglia della nazionale. Pensando al campionato, poi, un argentino come me è contento se Dybala e Higuain stanno facendo bene: Gonzalo è forse la punta centrale più forte al mondo”. E chissà quanta voglia avrà adesso di affrontarlo, come rivale. In campo. La Fiorentina punta su di lui. E sulla sua voglia di tornare grande.
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- Protagonisti:
- mauro zarate
Fonte: Repubblica