Napoli, Higuain per la storia del gol: va all’attacco di Angelillo
Stavolta si è limitato a timbrare il suo stratosferico cartellino, permettendosi di lasciare per strada due chance per lui abbastanza facili e rinunciando a battere il calcio di rigore, ceduto di sua spontanea volontà a Insigne. Gonzalo Higuain non è un robot e neppure un cannibale, ma continua a segnare con un ritmo d’altri tempi e come nessun altro, nel resto d’Europa. Un centro a partita, in campionato. Contro la Sampdoria per il campione argentino è giunta la rete numero 21, che ha messo subito in discesa la gara del Napoli e ha spianato la strada alla quinta vittoria consecutiva della squadra di Sarri: capolista solitaria da due settimane e capace finora di resistere alla super rimonta della Juve, soprattutto grazie alle prodezze a getto continuo del suo inarrestabile attaccante. “Non mi stupisce che Mancini abbia detto che lo vorrebbe in prestito. Tutti farebbero pazzie per avere dalla loro parte Higuain: sta diventando l’attaccante centrale più bravo in Europa e secondo me ha delle potenzialità superiori anche a quelle di Lewandovski”, ha ribadito senza mezzi termini Maurizio Sarri, il cui giudizio (di parte) è confortato dalla attuale classifica della Scarpa d’oro. Il cannoniere del Napoli sta infatti mettendo in fila dei campioni del calibro di Suarez, Aubameyang e Benzema, confinati per il momento sui gradini più bassi del podio continentale. Ma il confronto più entusiasmante è quello con gli storici bomber del passato. Nella storia del campionato italiano sono solo sette i giocatori a aver segnato almeno 30 gol in una stagione: Giuseppe Meazza nel 1930, Felice Borel nel ’34, Gunnar Nordahl nel ’50, Istvan Nyers nel ’51, John Hansen nel ’52, Antonio Valentín Angelillo nel ’59 (è il giocatore che ha la media gol più alta nella storia della serie A) e Luca Toni nel 2006: l’unico nei tempi più moderni.
Higuain è sulla strada giusta per aggiungersi a questa cerchia ristretta di attaccanti. E continuando di questo passo può addirittura superarli. Il primato assoluto appartiene infatti a Nordahl: 35 gol in 38 partite con la maglia del Milan. Ma pesano almeno altrettanto i 33 centri di Angelillo con l’Inter, in un torneo a 18 squadre. Nemmeno questi due “mostri sacri” sono stati però capaci di mantenere il ritmo di una rete a gara, come invece sta capitando in questa stagione allo scatenato campione del Napoli: alla rincorsa anche della storia. I numeri sono dalla sua parte e a 17 giornate dalla fine tira aria di record, per la gioia di Sarri e dei tifosi azzurri. La sfida alla Juve (e al passato) continua.
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