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Inter, Mancini amaro: “Ieri facevo gol anch’io. Sarri con la mia sciarpa? Bravo, io vorrei Higuain”

I sentimenti dominanti nel volto di Roberto Mancini, dopo il pareggio finale nella gara casalinga contro il Carpi, sono un misto tra rabbia e delusione. Il tecnico di Jesi evidenzia i problemi della sua Inter, riuscendo a sdrammatizzare anche sulla lite del San Paolo con Maurizio Sarri. 

Ai microfoni di Premium Sport e Sky, il tecnico individua subito il difetto da correggere“Sono dispiaciuto: è la terza partita che buttiamo via così alla fine, con dei regali: era successo anche con Lazio e Sassuolo. Ma noi abbiamo un problema: non riusciamo a segnare più di un gol. Il calcio è questo: un’azione in contropiede al 90′ e quando ti deve andar male ti va male. Abbiamo dormito”.

ANALISI – “Il Carpi è venuto a chiudersi, com’è normale che sia: noi abbiamo avuto le occasioni per fare più di un gol. Va così, c’è poco da fare. Dobbiamo migliorare la fase offensiva: fare un solo gol è troppo poco. Cosa ci manca? Tutto. Gli attaccanti devono lavorare, costruire e finalizzare: aspettare che ti arrivi la palla non serve a niente, è una cosa che va avanti da inizio campionato. Il calcio non è solo tecnica, ma è anche cervello: con l’1-0 una partita è sempre in bilico, davanti devono imparare ad andare sulla bandierina e a difendere la palla”.

 SARRI – “Aveva la mia sciarpa? Bravo. I fondi vanno ad una fondazione benefica. Cosa vorrei io di suo? Se mi presta Higuain va bene…” – conclude Mancini con una risata. Il modo migliore per fare pace e per mandare un segnale al mercato: serve un altro attaccante.
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